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Nouriel Roubini, profezia da incubo: "Cosa accadrà nei prossimi due anni"

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Nouriel Roubini, economista della New York Univeristy, spiega, in un'intervista a LaStampa, cosa accadrà presto a causa della crisi economica globale. L'economista ha le idee molto chiare e le sue previsioni non fanno ben sperare: "Sta arrivando una recessione che potrebbe durare anni", spiega laconico. Poi articola il suo ragionamento e svela dove si annida il grande rischio per la nostra economia: "Il problema della stagflazione, o peggio della recessione, è concreto. Sarà un periodo lungo, brutto, brutale, non sarà breve e superficiale, sarà associato a difficoltà finanziarie. Le famiglie faranno fatica, le imprese avranno problemi di zombificazione. Il tutto mentre i governi non potranno agire con la leva fiscale come dovrebbero fare, perché i margini per farlo sono bassi. La mia sensazione è che ci sarà una brutta recessione".

 

 

 

A questo punto mette nel mirino chi ha parlato di una crisi transitoria, risolvibile in pochi mesi: "Il dibattito sul fatto se l'inflazione fosse temporanea o più persistente è stato l'ultimo serio. Penso che la questione fosse già risolta nel dicembre dello scorso anno, quando l'aumento dell'inflazione sia negli Stati Uniti, in Europa, nell'area euro, nel Regno Unito e nella maggior parte dei Paesi avanzati, ad eccezione del Giappone, ha mostrato un aumento dell'inflazione molto, molto acuto e persistente. Quindi penso che sia fuori discussione. Anche le banche centrali erano convinte che fosse transitoria, e sbagliavano".

 

 

 

 

E ancora: "Poi c'è stato un dibattito sull'assunzione che l'inflazione sia stata causata dalla sfortuna o dalle cattive politiche economiche, fiscali e monetarie. Proprio mentre si verificavano choc negativi sul lato dell'offerta. Il Covid, lo stop delle filiere produttive, i colli di bottiglia nelle catene di approvvigionamento globali, la riduzione dell'offerta di manodopera negli Usa. E poi la guerra in Ucraina, l'impatto delle fiammate dei prezzi dell'energia, delle commodity agricole, dei fertilizzanti, e infine la politica "Zero Covid" della Cina. Tutti fattori negativi, che hanno fatto pressione sui prezzi". Infine parla anche dell'Italia che va al voto: "Dipenderà da chi sarà al potere e quale sarà la politica economica, monetaria, fiscale. Le debolezze dell'Italia sono conosciute da tempo. Ed è una delle ragioni per cui gli spread si stanno allargando. È un circolo vizioso a cui si aggiunge la recessione. Senza dimenticare le tensioni sociali. E questo ritengo sia un rischio elevato. Non dico che accadrà, ma l'Italia deve stare attenta. Sta giocando con il fuoco". 

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