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Reddito di cittadinanza, la Lega col machete: ecco chi perde l'assegno

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Tre anni di reddito di cittadinanza, assegno intero solo per i primi 18 mesi. E poi, addio alla misura simbolo del Movimento 5 Stelle. A spiegare la rivoluzione che attende l'assegno è il leghista Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro: "Siamo ancora nella fase di studio. Abbiamo proposto di non estenderlo più a vita ma con una tempistica precisa per chi è abile al lavoro: 18 mesi di reddito con sei mesi di stop con formazione e inserimento nel mondo del lavoro, poi un decalage di 12 mesi. Arriviamo a un percorso di 36 mesi di reddito e poi si esce". Intervistato da Radio Capital, Durigon ha riconosciuto che "la parte assistenzialistica ha avuto una grande funzione", ma che il reddito è stato "un vero fallimento per gli abili al lavoro". 

 

 

 

 

A confermare gli interventi sul reddito grillino anche il leader leghista Matteo Salvini, nonché ministro delle Infrastrutture e dei trasporti: "Nella prossima manovra di bilancio ci saranno dei primi punti fermi: dall'innalzamento della soglia della Flat tax allo stop alla legge Fornero con l'avvio di Quota 41 a una rinnovata pace o tregua fiscale, come l'ha chiamata Giorgia Meloni in Parlamento, e una revisione del reddito di cittadinanza che sarà sicuramente compresa". Intervenendo a Molto Futuro, il webinar deI Messaggero, Salvini ha voluto precisare come la prossima sia "la prima di 5 manovre di bilancio che darà il segno del cambiamento".

 

 

 

 

Anche da Forza Italia arriva il via libera: "Ho accolto molto favorevolmente la richiesta del presidente Cattaneo di prendere parte a un gruppo di lavoro sulla riforma delle pensioni e del reddito di cittadinanza", ha scritto in una nota la deputata di Forza Italia Chiara Tenerini. "In Italia, secondo i dati forniti dal Osservatorio Cpi (relativi al 2020), i pensionati con un reddito fino al trattamento minimo (515,58 euro) sono 2,1 milioni; quelli fino a due volte il minimo (tra 515,59 e 1031,16 euro) sono 3,8 milioni, persone che vivono appena sopra la soglia della povertà" ha ricordato. "Obiettivo di Forza Italia è quello di portare le pensioni minime a 1.000 euro mensili attraverso una riforma strutturale e incisiva" e inoltre "il meccanismo del reddito di cittadinanza va completamente riformulato, partendo dalla platea dei percettori occupabili, circa 660.000 secondo le stime di ottobre del Sole 24 Ore, cui devono essere fornite opportunità concrete di reinserimento nel mondo del lavoro, incentivando le aziende ad assumere chi decide di rinunciare al contributo" ha aggiunto. "Tali interventi nascono da un impegno preciso preso in campagna elettorale e solo attraverso un lavoro costante delle istituzioni possiamo tradurlo in fatti concreti", ha concluso.

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