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Bce, altro rialzo dei tassi al 3%: fucilata sui mutui, esplode la rata

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La Bce ha deciso di alzare i tassi d'interesse di mezzo punto percentuale, portando il tasso sui rifinanziamenti principali al 3%, quello sui depositi al 2,50%, e quello sui prestiti marginali al 3,25%. Una vera e propria mazzata per combattere l'inflazione che di fatto si riverserà inevitabilmente sulle rate dei mutui. Quello deciso dall'EuroTower questa mattina è di fatto il quinto rialzo in pochissimi mesi.

Come dicevamo uno degli effetti più pesanti per il rialzo del tasso di fatto è sul costo delle rate dei mutui a tasso variabile. E di fatto bisogna fare molta attenzione alla rata che, come ricorda Mutuionline.it, potrebbe variare e di parecchio. Con questi nuovi parametri per acquistare una casa dal valore di 200mila euro e con un mutuo di 140mila euro, la rata aumenterà di 33 euro per una scadenza a 10 anni, di 36 per una scadenza a 20 anni e di 39 per i prestiti che hanno una durata per 30 anni. Come spiega al Corriere, Alessio Santarelli, amministratore delegato di Mutuionline.it, "si tratta di aumenti importanti che a questo punto rendono più convenienti i mutui a tasso fisso, soprattutto sulle scadenze più lunghe. E questo non solo in vista dei futuri aumenti del costo del denaro ma anche perché ci troviamo nella situazione assai inconsueta di tassi di interesse a lungo termine inferiori rispetto ai tassi di breve. E questo perché il mercato prezza l’aspettativa di una recessione". 

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