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Imu, rata entro il 18 dicembre: cosa succede a chi paga in ritardo

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C'è tempo solo fino al 18 dicembre per versare la seconda rata dell’Imu. Poi, dal giorno successivo alla scadenza, sarà possibile pagare l'imposta con l'aggiunta di una mini sanzione più gli interessi, come previsto dalla legge. Il pagamento, inoltre, come spiegato da Italia Oggi, deve essere effettuato a saldo di quanto dovuto per l’intero anno, tenuto conto di quanto già versato in acconto nel mese di giugno. Non sono chiamati a pagare l’imposta, invece, i titolari degli immobili occupati abusivamente e quelli di immobili adibiti a abitazione principale, fatta eccezione per case di lusso, ville e castelli, a cui è comunque riconosciuta una detrazione d’imposta. A fruire dell'esenzione anche il genitore affidatario dei figli per la casa familiare assegnata con provvedimento del giudice, e gli immobili posseduti e utilizzati dagli enti non profit. 

Hanno diritto a una riduzione dell'Imu, poi, gli immobili inagibili, le unità immobiliari date in uso gratuito a parenti in linea retta, entro il primo grado, i fabbricati di interesse storico o artistico e quelli locati a canone concordato. Non pagano, invece, i titolari di fabbricati fatiscenti, privi di rendita, e i terreni agricoli. Per quel che riguarda il valore delle aree, viene calcolato in base a criteri specifici, come la zona territoriale di ubicazione; l'indice di edificabilità; la destinazione d'uso consentita; gli oneri per eventuali lavori di adattamento del terreno; i prezzi medi rilevati sul mercato dalla vendita di aree aventi le stesse caratteristiche. 

 

 

 

Cosa succede a chi non paga in tempo il tributo? Il contribuente in mora può ricorrere al cosiddetto istituto del ravvedimento operoso. Si tratta di un modo per evitare i provvedimenti forzosi: in questo caso, però, si è costretti a pagare non solo l’imposta dovuta, ma anche una maggiorazione, che viene calcolata considerando i giorni di ritardo rispetto alla data di scadenza del versamento. Maggiore sarà il ritardo e più alta sarà la percentuale da applicare. Se non si è pagato nemmeno l’acconto IMU 2023, allora bisognerà provvedere al versamento integrale dell’imposta dovuta e al pagamento della sanzione. La sanzione ordinaria, nello specifico, è pari al 30% dell’importo dovuto inizialmente. 

 

 

 

Tenendo conto del termine del versamento, ci sono diversi tipi di ravvedimento: c'è quello super breve, effettuato entro 14 giorni dalla scadenza prevista, con una sanzione dello 0,1%; poi c'è quello breve, effettuato entro 30 giorni dalla scadenza prevista, con una sanzione dell’1,5%; a seguire quello medio, pagato entro 90 giorni con una sanzione dell’1,67%; infine c'è il ravvedimento lungo, che si applica al superamento dei 90 giorni di ritardo e che prevede l’integrale pagamento dell’imposta dovuta più una sanzione pari al 3,75%.

 

 

 

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