Cerca
Logo
Cerca
+

"Intelligenze artificiali", così le menti virtuali ci cambiano la vita: il convegno di Libero

Sandro Iacometti
  • a
  • a
  • a

Basta cercare un po’ sul web e sui siti di informazione per rendersene conto. L’intelligenza artificiale, che ha appena iniziato a muovere i suoi primi passi, già catalizza in maniera impressionante l’attenzione dei media. Tra le innumerevoli notizie diffuse ieri, ce ne sono alcune curiose. Il gruppo di ricerca guidato dal Centro di microbiologia Vib-Ku di Lovanio, in Belgio, ad esempio, ha creato un nuovo algoritmo in grado di classificare oltre 200 proprietà chimiche riscontrate in 250 birre commerciali belghe di tutti i tipi in modo da migliorarne il gusto e andare incontro alle richieste dei consumatori. 

Il 30 marzo, esattamente a 11 anni dalla scomparsa di Franco Califano, Azzurra Music pubblicherà su vinile 45 giri e sulle piattaforme digitali il singolo Serenata a Roma (Califano - Del Giudice - Zeppieri). È una canzone inedita, interamente cantata dal maestro grazie al recupero , reso possibile con l'aiuto dell'intelligenza artificiale, della sua voce originale, estrapolata da una vecchia audiocassetta di inizio anni 80, un classico "provino" registrato in casa. A Pisa, infine, è stato inaugurato GOOD AI, il laboratorio multidisciplinare dell’Università per lo studio e lo sviluppo di sistemi di “buona” intelligenza artificiale, che soddisfino, cioè, non solo criteri di accuratezza ed efficienza, ma anche di trasparenza, sicurezza ed eticità.

Il laboratorio, che riunisce al suo interno competenze altamente interdisciplinari, si occuperà di valutare la conformità di sistemi di intelligenza artificiale, soprattutto quelli usati in contesti critici, come per esempio i sistemi di riconoscimento facciale, rispetto a criteri non solo di efficienza, ma anche di trasparenza, sicurezza ed eticità.

BIRRA E MUSICA
Dalla birra, alla musica fino all’etica. Insomma, ce n’è per tutti i gusti. Ma l’intelligenza artificiale è, ovviamente, molto di più. Tra le altre cose, è un giro di affari mondiale stimato di qui a pochi anni in trilioni di dollari, è la rivoluzione della medicina e della sanità, il miglioramento delle reti di trasporto e dell’energia, la trasformazione dei social media, l’efficientamento dei cicli produttivi, l’aumento della qualità della vita e del benessere, una maggiore sicurezza anche attraverso previsioni più accurate di calamità ed eventi catastrofici. E molto ancora.

Accanto ai benefici, però, ci sono i rischi. Che non riguardano solo la tutela della privacy, la protezione dei diritti d’autore, l’impatto sulle professioni intellettuali o sui lavori a basso valore aggiunto o a bassa specializzazione. Ma, ad esempio, il potere di controllare l’opinione pubblica in momenti cruciali come le consultazioni popolari per la scelta di governanti ed amministratori. Nonostante gli appelli di esperti e l'impegno delle aziende tecnologiche a controlli più stringenti si stanno infatti diffondendo a valanga i deepfake, foto e video modificate dall'IA. Secondo uno studio dal Center for Countering Digital Hate, un'organizzazione no-profit britannica impegnata nella lotta all'incitamento all'odio online, i deepfake sono aumentati in media del 130% al mese sulla piattaforma X nell'ultimo anno. I ricercatori hanno esaminato i quattro generatori di immagini più popolari: Midjourney, DALL-E 3 di OpenAI, DreamStudio di Stability AI o Image Creator di Microsoft.

Gli strumenti hanno generato immagini fake nel 41% dei test e sono stati più suscettibili alle richieste di foto che raffiguravano frodi elettorali, come schede elettorali nella spazzatura, piuttosto che immagini di Biden o Trump. Secondo l'analisi, ChatGpt Plus e Image Creator sono riusciti a bloccare tutte le richieste quando sono state chieste le immagini dei candidati; Midjourney ha avuto i risultati peggiori generando immagini fuorvianti nel 65% dei test. «La possibilità che immagini generate dall'intelligenza artificiale servano come prove fotografiche potrebbe esacerbare la diffusione di false affermazioni, ponendo una sfida significativa per preservare l'integrità delle elezioni», affermano i ricercatori.

GEOPOLITICA
L’intelligenza artificiale, insomma, si intreccia con la geopolitica e con la necessità di governare il più possibile il fenomeno e di creare contromisure efficaci per prevenire e neutralizzare i potenziali rischi. Mettiamo da parte l’influenza dell’IA nelle campagne elettorali. Pensiamo a reti idriche, energetiche, ferroviarie e autostradali controllate dagli algoritmi. Che succederebbe se una potenza nemica riuscisse a bucare il sistema e a mandare in tilt la “mente virtuale”.

Per non parlare dei sistemi militari e di difesa, del controllo dello spazio aereo e di quello navale. Roba che finora abbiamo visto solo nei film di fantascienza, ma che presto potrebbe diventare realtà. È per cercare di comprendere meglio il fenomeno, di analizzare rischi e opportunità, di capire come l’Italia e l’Europa si stanno attrezzando per fronteggiare le sfide che si presentano davanti e non farsi cogliere impreparati che Libero ha chiamato a raccolta i principali esperti del mondo delle istituzioni, della cultura e dell’impresa che si confronteranno in un dibattito che si terrà domani mattina nei nostri studi e sarà trasmesso in live streaming a partire dalle ore 11 sul sito Liberoquotidiano.it e sui nostri canali social. 

Oltre ai contributi del direttore Mario Sechi e del direttore editoriale Daniele Capezzone, il convegno, che sarà condotto in studio da Giulia Piscina e dal sottoscritto, vedrà la partecipazione di Alberto Barachini sottosegretario alla Presidenza del consiglio con delega all'informazione e all'editoria, di Alessio Butti sottosegretario alla Presidenza del consiglio con delega all’innovazione tecnologica, di Bruno Frattasi, Direttore dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, del Professor Alberto Gambino pro-rettore Università europea Roma, di Daniele Albanese, ceo di Justbit, gruppo Epr comunicazione, di Agostino Santoni Vice presidente di Confindustria per il digitale, di Daniele Panfilo co-founder e ceo di Aindo, di Fabio De Felice, fondatore Protom, di Marco Gay Presidente esecutivo di Digital Magics, di Carlo Bertelli ceo Wolico, di Patrizio Pisani, responsabile R&D di Unidata.

Dai blog