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Venezia, torna in vendita "Ca' Dario": il palazzo "maledetto"

Caterina Maniaci
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Di Raul Gardini si può dire tutto, certo non si può dire che non affrontasse le sfide e soprattutto le sfide alla sorte. Le barche, le scalate, sia quelle montane sia quelle finanziarie... Quindi non esita ad acquistare il leggendario palazzo veneziano Ca’ Dario e poco dopo finisce suicida nella casa del settecentesco lussuoso palazzo Belgioioso a Milano, travolto dallo scandalo del secolo, Tangentopoli. A parte i dubbi sul suo suicidio, in molti si sono detti certi che la fine amara e tragica di Gardini sia stata “propiziata” proprio da quell’acquisto temerario. Perché Ca’ Dario si porta dietro l’ombra fitta di una maledizione plurisecolare che ha colpito numerosi suoi incauti proprietari.

LEGGENDE
Coincidenze? Leggende senza fondamento? Eppure da molti anni Ca’ Dario è rimasta senza abitanti, nessuno insomma sembra voler sfidare quell’aura fatale. E oggi il palazzo riappare nei siti immobiliari, al costo di 18 milioni. Neppure troppi, se si considera che si tratta di uno dei palazzi più affascinanti affacciati sul Canal Grande, decorato con ben 18 tipi di marmo diversi. A Venezia si ricomincia a parlarne e ad attendere i prossimi acquirenti sprezzanti del pericolo. Questa storia inizia nel 1479 quando il cosiddetto palazzo “maledetto” viene commissionato da Giovanni Dario, segretario del Senato della Repubblica di Venezia, all’architetto Pietro Lombardo. Alla morte di Giovanni Dario, la casa viene ereditata dalla figlia Marietta, sposata al ricco mercante Vincenzo Barbaro, e da questo momento iniziarono ad accadere strani eventi che nei secoli hanno contribuito a creare la fama nera del palazzo. Il marito di Marietta subisce un crollo finanziario e successivamente viene accoltellato. La stessa moglie, scioccata dall’episodio, si suicida e, poco dopo, anche il figlio dei due, Vincenzo, viene ucciso in Grecia. Il palazzo passa di mano in mano, di famiglia in famiglia, accumulando omicidi, suicidi, tracolli finanziari, che non risparmiano nessuno. Nel 1896, tanto per fare un esempio, ospite della contessa Isabelle Gontran de la Baume-Pluvine , il poeta francese Henri de Régnier proprio qui contrae una terribile malattia che lo costringe a lasciare Venezia. Nel dopoguerra le morti legate a Ca' Dario si susseguono a ritmo più serrato. Nel 1970 il conte di Torino Filippo Giordano delle Lanze compra il palazzo e viene assassinato al suo interno da un marinaio croato ucciso, anch’esso, subito dopo la fuga.

 



Artisti, manager, commercianti: chi diventa dipendente dalle droghe, chi si uccide, chi perde il proprio patrimonio... Dopo la morte di Gardini diventa sempre più difficile vendere il palazzo; il regista Woody Allen è quasi deciso a farlo ma all’ultimo momento decide di lasciar perdere. Nel 2006 il palazzo viene infine acquistato da un ignoto compratore rappresentato da una società americana di cui ancora oggi è proprietario, ma che tenta spesso di rivenderlo, riprovandoci proprio in questi giorni. Quali sono state le ipotesi sulle origini della presunta maledizione di Ca’ Dario ? Molte e tutte fantasiose: dall’idea che Ca’ Dario sia stata costruita su un cimitero di templari alla convinzione che tutto dipenda da un talismano presente sulla porta sull’acqua del palazzo vicino. Ci si può credere o meno, ci si può ridere sopra o ci si può appassionare, in ogni caso Ca’ Dario fa parte di una fitta rete di luoghi, case, ville, palazzi, castelli, monastero che forma una sorte di mappa del terrore nel mondo e in Italia, da nord a sud. Se ci si sposta di pochi chilometri da Venezia ci si imbatte sulla famosa villa Foscari, detta la Malcontenta, progettata niente di meno che da Andrea Palladio nel 1560, abitata dal fantasma di una donna, quello della bella e infedele Elisabetta Dolfin, qui reclusa dal marito, che anche dopo la morte pare continui a vagare nella sua immensa villa.

TERRORE
A Milano il terrore sembra aver scelto di abitare in un palazzo del XIV secolo, palazzo Carmagnola, che non è certo abbandonato o fatiscente, visto che è sede della Consob e del Piccolo Teatro di Milano. I fantasmi qui sarebbero ben due: quello del conte di Carmagnola, appunto, e quello di Cecilia Gallerani, la famosa amante del duca Ludovico il Moro e modella di Leonardo da Vinci. A sud a Palermo si trova uno dei luoghi più infestati d’Italia, a detta degli esperti del settore, ossia Villa Mondello, di cui si dice che sia stata in origine una casa di appuntamenti dove gli americani avrebbero ucciso un buon numero di soldati tedeschi rimasti in Sicilia insieme ad alcune prostitute. E che da allora le loro anime si ripresentino di tanto in tanto di notte, a fare baldoria, o almeno a provarci. Insieme alle anime di altre vittime per le quali villa Mondello è stata fatale.

 

 

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