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Una palestra di idee per crescere insieme

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Gi Group ha costituito una fondazione per diffondere le conoscenze anche fra le aziende più piccole. L'ad Colli-Lanzi: «Aperti a tutti i contributi»

Francesco Biscaro
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Non più solo somministrazione di lavoro ma agenzia per il lavoro a 360° includendo formazione, riqualificazione, collocamento e outplacement. È questa per Stefano Colli Lanzi - amministratore delegato di Gi Group, primo gruppo italiano nei servizi al lavoro - la sfida per saper rispondere in maniera adeguata alle nuove dinamiche dell'incontro tra domanda e offerta di lavoro. Ne è convinto al punto da aver appena costituitounafondazione, Gi Group Academy, che si propone come punto d'informazione e di confronto sui grandi temi del lavoro in Italia, ma non solo. Innanzitutto perché, in un momento di crisi e di stallo del mercato del lavoro, una Fondazione dedicata a questo argomento? «Può sembrare paradossale, ma proprio in questo momento di difficile congiuntura economica abbiamo scoperto, o riscoperto, la vera vocazione del nostro gruppo che è quella di agenzia per il lavoro a tutto tondo. Così attività che in periodi di crescita economica e temi che sembravano secondari - come la formazione - sono diventati in realtà fondamentali e cruciali: l'abbiamo capito sul campo nel cercare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro. E' il mercato che ce lo chiede, e noi dobbiamo essere pronti a rispondere nel modo più efficace e competente. Da qui è nata l'idea di uno spazio d'incontro per creare cultura e condividere conoscenza sul grande tema del lavoro. Oggi Gi Group sa di essere un punto di riferimento sul tema, forte della propria esperienza, incominciata nel 2004 -aseguito della Legge Biagi - che ha visto il gruppo crescere in una serie di attività sinergiche e complementari legate al lavoro: somministrazione, ma anche permanent e outplacement oltre che formazione continua». Come sarà strutturata l'attività dell'Academy? «L'Academy è una Fondazione promossa da Gi Group ma aperta a partnership e collaborazioni incentrate sul grande tema del lavoro, che aspira a coinvolgere realtà italiane ma anche estere. Al momento abbiamo già definito due collaborazioni per noi molto importanti: una con Adapt, l'associazione senza fini di lucro fondata da Marco Biagi nel 2000 per promuovere, in una ottica internazionale e comparata, studi e ricerche nell'ambito delle relazioni industriali e di lavoro; e l'altra con Altis, Alta Scuola Impresa e Società nata nel 2005 con lo scopo di favorire - attraverso ricerche, corsi di formazione, progetti e rapporti con le imprese - la diffusione di  una cultura del management responsabile. A livello organizzativo, ci sarà un comitato scientifico con il compito di identificare i tempi salienti e coordinare le attività, aprendo il dibattito per raccogliere una molteplicità di contenuti sui quali confrontarsi per poter riflettere in maniera seria e articolata sul tema». Come si declineranno le attività dell'Academy? «L'attività dell'Academy si basa su tre principali aree d'attività. La prima è l'area culturale attraverso convegni ed eventi sul tema del lavoro. La seconda l'area di ricerca da rendere attiva attraverso un ufficio studi per “prendere il polso”del mercato del lavoro, con un approccio non ideologico ma molto realistico e concreto. Quindi fornire dati, numeri, realtà e scenari evolutivi dell'Italia, ma con un'attenzione anche all'estero e alle realtà internazionali. La terza, non meno importante, è l'area della formazione: l'Academy vuole essere una vera e propria corporate university le cui competenze siano fruibili sia all'interno di Gi Group che all'esterno. All'internoper colmaregapdi conoscenze nei vari settori di attività. Ma l'attività dell'Academy è rivolta anche all'esterno, prima di tutto con percorsi formativi di secondo livello. E questo perché per troppo tempo si è speso in formazione solo per far fronte alle necessità contingenti, senza un piano sul medio e lungo termine e questo ha provocato, negli anni, una vera e propria discrasia tra richieste da parte del mercato e offerte da parte degli enti accreditati per la formazione. Infine, c'è un'altra linea di attività più complessa ed ambiziosa ma altrettanto rilevante è quella dello sviluppo di conoscenze e competenze per le imprese. Per le piccole e medie imprese, che costituiscono il tessuto economico del nostro Paese, è fondamentale - tanto più in periodi di crisi - avere accesso ad un'informazione precisa, puntuale ecompleta sul mercato del lavoro e non notizie frammentarie e contraddittorie. Il nostro obiettivo è quindi quello di fornire loro un servizio utile con corsi, eventi e seminari su temi specifici».

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