Energia elettrica, oggi è gratuita per sei ore: cosa c'è dietro (e perché non è solo una buona notizia)

giovedì 1 maggio 2025
Energia elettrica, oggi è gratuita per sei ore: cosa c'è dietro (e perché non è solo una buona notizia)
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Clamoroso, ma vero. Oggi, mercoledì primo maggio, il prezzo dell’energia elettrica in Italia scenderà a zero per sei ore consecutive, precisamente tra le 11 e le 17. È un evento raro, già osservato durante la pandemia nell’aprile del 2020, ma che - come spiega il Corriere della Sera - difficilmente si verifica in condizioni normali: si parla di Pun (prezzo unico nazionale) nullo. Secondo quanto emerso dal mercato del giorno prima gestito dal Gme, che regola la compravendita dell’energia tra produttori e acquirenti, oggi si assisterà di nuovo a questo fenomeno, anche se limitatamente a una fascia oraria. Nelle ore serali, invece, il prezzo massimo previsto è di 141 euro per megawattora, con un picco intorno alle 21.

"Il prezzo che si forma sulla borsa" chiarisce Gionata Picchio, vicedirettore di Staffetta Quotidiana interpellata dal quotidiano di via Solferino, "è pari a quello dell'offerta accettata per soddisfare l'ultimo kilowattora di richiesta e solitamente questa viene coperta con le centrali a gas. Quando però i consumi sono molto bassi e l’offerta rinnovabile è alta, come avverrà oggi che è un giorno di festa, in alcune ore per soddisfare l’intera richiesta basteranno l’eolico e il solare."

Ma come si arriva a quota zero? "Accade — spiega il professor Giuseppe Zollino — perché la domanda sarà la metà del solito (attesi 22 gigawatt di picco) mentre abbiamo 13 GW eolici e 38 GW fotovoltaici installati, che in quelle ore produrranno tutti insieme una quantità di energia maggiore o uguale alla domanda. Se lavorassero a mercato, quegli impianti per 7 ore non sarebbero remunerati, ma sono quasi tutti incentivati."

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Il Pun nullo ha risvolti positivi, certo, ma altri risultano critici. Infatti da un lato, l’aumento della produzione da fonti rinnovabili porta un calo dei prezzi e benefici diretti sulle bollette. Dall’altro, però, emergono criticità strutturali per il sistema. "Se il prezzo fosse sempre nullo," osserva ancora Picchio, "nessuno investirebbe in impianti e la transizione energetica si bloccherebbe. Per evitarlo serve capacità di accumulo. Inoltre, il moltiplicarsi di situazioni di sovrapproduzione rende più complesso gestire in sicurezza la rete e richiede interventi impiantistici e gestionali", conclude.

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