Diventa operativo il cosiddetto bonus Giorgetti, ovvero l'incentivo per il posticipo del pensionamento attraverso il quale i lavoratori dipendenti che hanno maturato entro il 31 dicembre 2025 il diritto alla pensione anticipata flessibile o alla pensione anticipata, e scelgono di proseguire l’attività lavorativa dipendente, possono rinunciare all'accredito contributivo della quota dei contributi previdenziali a loro carico relativi all'assicurazione generale per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti o a forme sostitutive ed esclusive, e ottenere direttamente nella retribuzione gli importi corrispondenti alla quota di contribuzione che il datore di lavoro avrebbe dovuto versare all'ente previdenziale qualora non fosse stata esercitata la facoltà di rinuncia.
In pensione 5 anni prima con una sola mossa
Per ridurre il tempo che separa dall’uscita dal lavoro e accedere alla pensione, è possibile riscattare fin...Le somme cosi corrisposte non sono imponibili ai fini fiscali. Lo segnala l'Inps in una circolare in cui l'istituto fornisce le indicazioni riguardanti la misura prevista dalla legge di Bilancio 2025. Pertanto, il datore di lavoro è sollevato dall'obbligo di versamento contributivo della quota relativa all'assicurazione generale per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore che ha esercitato la facoltà e resta fermo, invece, l'obbligo di versamento contributivo della quota a carico del datore di lavoro. La posizione assicurativa del lavoratore dipendente, chiarisce l'Inps, continua a essere alimentata in relazione alla quota Ivs a carico del datore di lavoro.