Buoni pasto, il piano del governo: 500 euro in più in busta paga

giovedì 4 settembre 2025
Buoni pasto, il piano del governo: 500 euro in più in busta paga

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Lo aveva annunciato qualche giorno fa dal palco del Meeting di Rimini, la premier Giorgia Meloni: il governo ha in mente aiuti concreti alla famiglia e al ceto medio. E ora secondo il Corriere della Sera potrebbe arrivare un sostanzioso regalo in busta paga agli italiani: un intervento pesante sui buoni pasto, da inserire nella prossima Manovra finanziaria. 

Secondo il Corriere della Sera allo studio dell'esecutivo c'è l’ipotesi di alzare la "soglia esentasse" dei buoni pasto da 8 a 10 euro, traducibile per le casse dello Stato in un costo di "circa 70-80 milioni all’anno secondo un’analisi datata della Ragioneria". "Una misura che ci ritroverebbe assolutamente a favore - spiega Matteo Orlandini, presidente Anseb, l’associazione delle aziende che emettono i buoni pasto -, soprattutto se inserita all’interno di un pacchetto di strumenti per rilanciare il ceto medio. In tasca al lavoratore andrebbero circa 450-500 euro all’anno, sicuramente un supporto".

Roberto Calugi, presidente di Fipe Confcommercio, parla di "misura utile per sostenere il lavoratore gravato da anni di inflazione galoppante e carovita. Sarebbe il momento giusto anche per un maggiore equilibrio nella filiera, dopo il tetto alle commissioni appena diventato norma".

Attualmente, i buoni pasto sono esentasse fino a 4 euro al giorno per quelli cartacei e fino a 8 euro al giorno per quelli digitali o elettronici. La quota che eccede viene tassata e conteggiata come reddito da lavoro nel dipendente. Aumentare la soglia esentasse darebbe ovviamente dei vantaggi fiscali alle aziende e un po' di respiro ai lavoratori alle prese con stipendi bloccati da anni e un costo della vita costantemente in salita.

A proporlo per prima era stata Paola Mancini, senatrice di Fratelli d'Italia oggi membro della Commissione Lavoro del Senato, il cui emendamento era stato però bloccato per mancanza di coperture finanziarie. Ora, però, potrebbe essere arrivato il momento giusto (e necessario): 500 euro in più in busta paga sotto forma di buoni pasto non aiuterebbe soltanto in pausa pranzo, ma contribuirebbe all'economia familiare a tutto tondo dal momento che con i voucher oggi si possono pagare spese al mercato rionale o al supermercato, vestiario agli spacci aziendali, a volte anche l’idraulico. Soldi veri, insomma.