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Elettrodomestici, in arrivo nuovi sconti fino a 200 euro

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lunedì 22 settembre 2025
Elettrodomestici, in arrivo nuovi sconti fino a 200 euro

(Pixabay)

2' di lettura

Buona notizia: torna il bonus elettrodomestici da massimo 200 euro, utilizzabile presentando un codice in negozio. E potrebbe durare fino al 2027: il decreto attuativo che sblocca il contributo inserito nella scorsa Legge di Bilancio dovrebbe pubblicato a giorni sulla Gazzetta Ufficiale.

I prodotti acquistabili sono sette ed è necessario che abbiano le seguenti caratteristiche: classe energetica superiore rispetto agli elettrodomestici da rottamare e loro realizzazione in Europa.

Una volta che saranno note le indicazioni su come saranno avviate le domande per il 2025 dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, e da PagoPa e Invitalia che gestiscono la piattaforma online, è probabile che il via effettivo non arrivi prima di metà ottobre. Per evitare che a richiedere il contributo siano anche persone non realmente interessate all’acquisto di un elettrodomestico, il governo ha inserito una clausola: il voucher dovrà essere usato entro un periodo stabilito di tempo. In caso contrario il diritto allo sconto decadrà.

Non è escluso che si possa utilizzare anche l’applicazione “Io” per ottenere il codice e utilizzare il bonus. A disposizione dei cittadini il governo Meloni ha stanziato 48 milioni di euro, tolti i due che sono previsti per la gestione del processo.

Il bonus elettrodomestici consiste in uno sconto del 30 per cento sul prezzo del prodotto acquistato, fino a un massimo di 100 euro, che aumentano fino a 200 per chi ha un Isee pari o inferiore ai 25mila euro. Una volta presentata domanda e ricevuto il codice, quest’ultimo andrà fornito al negozio scelto per avere lo sconto direttamente in fattura.

Il bonus si può applicare solo all’acquisto di grandi elettrodomestici, quindi sono esclusi ad esempio phon, frullatori, impastatrici e tostapane. Devono essere di produzione europea e devono andare a rimpiazzare lo stesso tipo di prodotto, che andrà rottamato (sarà il rivenditore che dovrà provvedere a smaltirlo) in quanto di classe energetica inferiore.

In particolare lavatrici e lavasciuga non possono appartenere a una classe inferiore alla A, lo stesso vale per i forni da cucina; le cappe almeno una B, lavastoviglie e asciugabiancheria anche C; frigoriferi e congelatori di classe energetica non inferiore a D e piani cottura conformi ai limiti ambientali citati nel Regolamento Ue numero 66 del 2014.

La piattaforma web che riceverà e gestirà le richieste avrà un filo diretto con la banca dati dell’Inps per verificare la Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica) di tutti i potenziali beneficiari così da conoscerne l’Isee. Una volta giunto al termine l’esercizio del diritto di recesso, il negoziante potrà poi ricevere indietro quanto anticipato per concedere lo sconto ai clienti. Accedendo alla piattaforma di PagoPa, potrà iscriversi, allegare i documenti di acquisti e di smaltimento del vecchio apparecchio più inquinante.