I pensionati, dopo aver incassato il cedolino di novembre, già volgono lo sguardo a dicembre 2025, quando i cedolini saranno sensibilmente più ricchi rispetto alle mensilità precedenti. Questo incremento non deriva da nuovi interventi del governo Meloni o da misure economiche straordinarie, bensì da una serie di meccanismi automatici che, come ogni anno, rendono l’ultimo assegno più sostanzioso.
Dal punto di vista fiscale, a dicembre vengono azzerate tutte le trattenute per le addizionali regionali e comunali relative all’anno 2024, spalmate sulle prime undici mensilità, insieme all’acconto per quelle del 2025, applicato da marzo a novembre. Si interrompono anche gli eventuali recuperi di ritenute Irpef derivanti da conguagli di inizio anno o dichiarazioni dei redditi, che di norma si concludono a novembre. Risultato: a parità di importo lordo, il netto è più alto. Ad esempio, un pensionato con pensione lorda di 1.000 euro mensili subisce circa 225 euro annui di addizionali (circa 20 euro al mese per undici mesi); a dicembre queste somme restano nel cedolino, aumentando l’importo accreditato.
Pensioni 2026, chi avrà 20 euro in più sull'assegno
Sulle pensioni c’è una novità importante: l’aumento di 20 euro dal 1° gennaio 2026 riguard...A ciò si aggiunge la tredicesima, riconosciuta a tutti i pensionati: matura in proporzione ai mesi di pensionamento nel 2025 (1/12 per mese), quindi è piena per chi è in pensione almeno da gennaio. L’importo lordo è identico al rateo di dicembre, ma il netto è leggermente inferiore perché la tassazione Irpef si applica sull’intero importo con l’aliquota dello scaglione massimo raggiunto, senza progressività né detrazioni per redditi da pensione.
Per chi percepisce trattamenti minimi, arriva anche il bonus tredicesima di 154,94 euro (fisso, non rivalutato), se la pensione lorda annua non supera i 7.844,20 euro del trattamento minimo 2025, su gestioni obbligatorie, sostitutive o esclusive.Infine, in casi specifici, a dicembre viene erogata anche la quattordicesima, normalmente pagata a luglio, ma accreditata a fine anno per chi matura i requisiti tra agosto e dicembre, ad esempio compiendo 64 anni o diventando titolare di pensione. Anche qui l’importo è proporzionale ai mesi maturati, seguendo le stesse regole della tredicesima.In sintesi, gli aumenti variano da poche decine di euro a una o più mensilità extra, regalando un dicembre di soddisfazioni prima della rivalutazione dell’1,7% prevista per gennaio 2026.




