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Usa, in picchiata le vendite di case

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Dati preoccupati dall'America: calo del 27% sulle compravendite di abitazioni

Paolo Franzoso
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La crisi finanziaria non dà tregua alle famiglie americane. A due anni di distanza dall'apice dei problemi, i risparmiatori, soprattutto negli States, hanno ancora l'acqua alla gola. A confermarlo sono i dati sulle vendite di case esistenti (non di nuova fabbricazione) negli Stati Uniti. A luglio il numero è crollato del 27,2% al livello di 3,83 milioni di compravendite complessive, riporta la National Association of Realtors. È il livello più basso dal 1995. E del più pesante calo mensile dal 1968, il primo anno in cui il dato è stato rilevato (in giugno le vendite sono state 5,26 milioni). Dopo il respiro di primavera grazie agli incentivi statali il mercato americano è ripiombato in cattive condizioni.. All'attuale ritmo di vendita ci vorranno oltre 12 mesi per collocare sul mercato i 4 milioni di case invendute negli Stati Uniti. Il prezzo mediano si è attestato a 182.600 dollari, un rialzo dello 0,7% rispetto ad un anno fa.

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