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Crisi dell'auto. Opel lascia a casa 1200 lavoratori di Anversa

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La controllata di General Motors avvia il procedimento di chiusura per lo stabilimento belga

Roberto Amaglio
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Che il mercato dell'auto non sia certo florido lo si sapeva e i dati sulle immatricolazioni in Italia bastano a certificarlo. Tuttavia sembra che la crisi nel settore delle quattroruote attanagli anche le imprese del colosso tedesco. Quest'oggi, infatti, Opel ha annunciato che chiuderà la fabbrica belga di Anversa, con la conseguente cancellazione di 1.200 posti di lavoro. Creata nel lontano 1924, questa storica fabbrica era arrivata a impiegare fino a 7.000 operai. Finora produceva diverse versioni della Opel Astra, prelaventemente destinate ai mercati fuori dal Belgio. Nonostante questa storia quasi secolare, la controllata dell'americana General Motors ha riferito di non essere riuscita a trovare investitori disponibili a operazioni tali da mantenere l'impianto attivo. Un compratore che si continuerà a cercare anche nelle prossime settimane: Opel, infatti, si è detta aperta a possibili proposte anche mentre avvierà il processo di chiusura, inizialmente previsto per settembre. Il tempo per lo stabilimento di Anversa, tuttavia, sembra agli sgoccioli.

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