Borse, Europa ancora in rosso
Ue: possibile peggioramento
Chiudendo con un ribasso dello 0.69% la Borsa di Tokyo limita i danni, dopo il tonfo di lunedì (-4,25% il DowJones e -3,99% il Nasdaq) a Wall Street. Il Dow Jones chiude, per laprima volta dal 1997, sotto quota 7.000 punti: l'indice perde infatti quasi 300 punti a 6.760 punti. Affonda anche lo S&P 500che, dopo essere sceso sotto i 700 punti per la prima volta dal 1996,chiude in calo del 4,7% 700,82 punti, cioè ai minimi da 13 anni con lacomplicita' della brusca frenata delle quotazioni petrolifere (-10%) edelle banche. Il Nasdaq cede il 3,99% a 1.322,85 punti. Dall'iniziodell'anno lo S&P 500 ha perso il 22,4%, il Dow Jones il 22,9% e ilNasdaq del 16,1%. L'indice Nikkei (Giappone) è sceso a7.229,72 punti, 50,43 in meno della chiusura di ieri. A tenere a galla ilistini nipponici è la speranza di un intervento pubblicoper sostenere la Borsa. In particolare, i media giapponesiparlano dell'intenzione dello Stato di utilizzare fondipubblici per acquistare azioni anche se il governo restavago a questo proposito. Dopo il cauto rialzo in avvio per le Borse europee (Milano timida in apertura, con un +0,36% per S&P/Mib e Mibtel, Parigi +0,77%, +0,43% per Francoforte, Londra saledello 0,63%), a metà mattina Piazza Affari amplia le perdite, segnando la peggioreperformance in Europa. Il Mibtel segna -1,8% e l'S&P Mib -2,1 percento. Il Dax di Francoforte segna -0,5%, il Cac40 di Parigi -0,2% el'Ftse100 di Londra -0,7 per cento. Malissimo i bancari con Unicredit (-5,5%a 86 centesimi), Banco Popolare (-4,8%), Unipol (-4,8%), Mps (-4,1%),Mediobanca (-3,8%), Intesa (-2,9%). Pesanti vendite anche su Seat(-5,5%), Pirelli (-4,8%) e Autogrill (-4,3%). In controtendenzaPrysmian (+3,2%) e Geox (+1,7%). E non ha certo tinte rosee il quadro disegnato dal commissario Ue agli Affari monetari, Joaquin Almunia. Il quale non haescluso una nuova revisione al ribasso delle stime di crescita europee."Oggi posso dire che i rischi di un deterioramento della situazionesono più elevati", ha detto parlando a Bruxelles. Nelle previsioni presentate il 19 gennaio scorso la Commissione Ue aveva annunciato un calo del Pil dell'1,9% nella zona dell'euro e dell'1,8% nella Ue-27 nel 2009, mentre per il 2010 le aspettative indicate erano per una ripresa lenta: +0,4 in Eurolandia, +0,5% nella Ue. "Quando abbiamo presentato le previsioni, avevo detto che i rischi erano equilibrati, vale a dire che c'erano sia possibilità di un ulteriore deterioramento, sia possibilità di un miglioramento", ha detto Almunia parlando all'European policy center di Bruxelles. "Al momento attuale posso dire che i rischi di un deterioramento della situazione sono più elevati". almunia ha poi sostenuto che "l'eurozonaha la possibilità di aiutare i paesi che ne fanno parte incaso di crisi prima dell'intervento Fmi. Se emerge una crisi in unpaese eurozona c'è una soluzione, potere star sicuri cheprima dell'arrivo del Fondo monetario ci sarebbe unasoluzione e non è intelligente parlare pubblicamente diquale soluzione potrebbe trattarsi".