Cari ragazzi, il lavoro va cercato dove c'è
Un giovane lettore mi scrive contestando l'editoriale di giovedì in cui mi occupavo di giovani, lavoro e articolo 18. Dario Bonfanti non ha digerito le critiche ai ragazzi che rifiutano l'assunzione sostenendo che la retribuzione è troppo bassa o l'orario troppo lungo. «Lei li definisce sfaticati e interessati solo al guadagno», lamenta in una lunga mail che riassumo per sommi capi, «ma mi sembra che lei abbia le idee poco chiare su come funziona il mondo del lavoro in Italia». Il lettore racconta la sua esperienza da disoccupato: laurea magistrale in economia, conseguita senza un giorno da fuori corso, buone conoscenze della lingua inglese e dei sistemi informatici, e però nessuno che sia disposto ad assumerlo. Bonfanti spiega che dal dicembre dello scorso anno ha sostenuto una ventina di colloqui, ma non avuto nessuna seria proposta di lavoro. (...) Clicca qui, acquista una copia digitale di Libero e leggi l'editoriale di Maurizio Belpietro