Così il voto di oggi può cambiare tutto
Oggi, tra l'indifferenza generale o quasi, si vota. La chiamata alle urne non riguarda tutti gli italiani, ma solo una parte di loro, ossia quelli che risiedono in Emilia Romagna e in Calabria, due regioni molto diverse ma i cui i governatori - l'uno del Pd, l'altro eletto col Pdl - sono decaduti in seguito a inchieste giudiziarie. Condannati entrambi, hanno infatti dovuto cedere il passo. In sé il test elettorale non è destinato a cambiare gli equilibri del paese, ma se ce ne occupiamo è perché il voto di Emilia e Calabria potrebbe rivelare sorprese. A quasi nove mesi da suo insediamento, questo è infatti il primo vero test sul governo Renzi. Certo, l'esecutivo del rottamatore è già stato soggetto a una verifica, quella delle elezioni europee, ma nel maggio scorso il presidente del consiglio era in carica da appena tre mesi e l'unico giudizio possibile era quello sulle sue promesse non sui risultati. In più, a viziare la consultazione ci fu l'operazione degli 80 euro: dopo due anni di Monti e Letta, cioè di due tipi che sapevano solo mettere nuove tasse, ecco arrivare uno che invece di tassare regalava soldi. Come poteva finire secondo voi se non con un mezzo plebiscito? E così fu, con un Pd al 41 per cento. Clicca e leggi l'editoriale integrale di Maurizio Belpietro