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Vittorio Feltri: Ecco i terroni che ho amato e stimato

Vittorio Feltri

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Molta gente mi accusa di essere antiterrone, cioè di detestare i connazionali nati e cresciuti da Roma in giù. Critiche superficiali e false. La verità è che ho avuto ed ho pochi amici, la quasi totalità dei quali è (ed era) meridionale. Ne cito alcuni, i più cari: Paolo Isotta, insigne scrittore, Ettore Botti, Salvatore Scarpino e Gaetano Afeltra, giornalisti di vaglia. Tra i politici che un tempo conobbi e frequentai, c' erano uomini di valore, mentre quelli di oggi mi sembrano modesti, per usare un termine gentile, eppure assatanati, vogliosi di sbranare il potere usando mezzucci squallidi. Al confronto di costoro, i personaggi del Sud di una volta erano giganti sia sotto il profilo culturale sia sotto quello etico e tecnico. Ne ricordo qualcuno, i migliori, che durante la prima Repubblica si sono distinti per saggezza e competenza. Leggi l'editoriale integrale di Vittorio Feltri su Libero in edicola oggi

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