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Tragedia Malaysia, Mosca accusa: "Nessun missile, ma c'era un caccia ucraino nelle vicinanze"

Gian Marco Crevatin
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"Non abbiamo rilevato la presenza di nessun missile. Ma un aereo dell'aeronautica militare ucraina è stato individuato mentre guadagnava quota, a una distanza dal Boeing malese compresa fra i 3 e i 5 chilometri", ha dichiarato il tenente generale Andrey Kartopolov, capo della direzione delle operazioni principali al quartier generale delle forze armate russe, nel corso di un incontro con la stampa. Mosca ci va giù pesante quindi: "Vorremmo ora capire cosa ci facesse lì il jet ucraino: Kiev ora deve spiegare" accusano dal Cremlino. In un fronte internazionale già ampiamente complicato dalla tragedia di per sè, dalla presenza dei continui tafferugli al confine ucraino, dalla gestione del trasporto dei cadaveri lontano dal luogo della tragedia e dalla diplomazia che sta lavorando per capire la reale dinamica dei fatti, ora ci si mette anche questo a complicare lo scenario. Mosca tenta perciò di allentare la pressione internazionale che era lievitata nei giorni scorsi, e accusa Kiev. Se non è guerra fredda, poco ci manca - Gli scorsi giorni Barack Obama era stato particolarmente diretto nell'accusare Mosca: "Ci sono prove che siano stati i separatisti filorussi, l'aereo sorvolava un territorio in mano ai ribelli. Non è la prima volta, nella stessa zona sono stati buttati giù anche un velivolo da trasporto e un elicottero ucraino" ha detto il presidente americano. "Non potevano agire da soli, hanno avuto il supporto della Russia" è stato il non troppo velato attacco della Casa Bianca, per la prima volta davvero aggressivo in politica estera, un'autentica primizia dell'amministrazione Obama. E' attesa ora proprio la controreplica da Washington.    

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