Spagna, Google chiude il servizio news: non vuole pagare i diritti d'autore
"Ci dispiace ma in seguito a una nuova legge spagnola siamo costretti a chiudere Google News in Spagna": questa la frase del responsabile globale del servizio Google News, Richard Gingras. La mossa di "Big G" anticipa comunque di poco la norma sulla proprietà intellettuale voluta e votata dal Parlamento iberico che entrerà in vigore il 1 gennaio 2015, che impone a chi utilizza siti che producono contenuti, di pagare i diritti d'autore anche qualora non richiesti e pure se la citazione riguardi solo titolo e sommario. In controtendenza - Il tutto è figlio di un'accesa diatriba che da tempo vede contrapposti gli editori iberici e l'azienda d i Mountain View, accusata di sfruttare il lavoro altrui senza pagare le fonti. "Il servizio News, non ha pubblicità e non ottiene ricavi", fa presente Google, che però non indugia e dal 16 dicembre oscurerà la sezione spagnola: News.google.es. Una mossa controtendenza quella della Spagna che pare non aver fatto i conti con la visibilità offerta da Google, che nel caso spagnolo ad esempio genera un traffico medio incluso tra il 10% e il 30% sul totale. "Sfida per gli editori" - "Per secoli, gli editori - aggiunge Gingras - si sono scontrati con i limiti insiti nella distribuzione delle copie stampate. Internet ha cambiato tutto, creando incredibili opportunità ma anche sfide concrete per gli editori, che hanno visto aumentare la competizione nell'attrarre lettori e investimenti pubblicitari. Noi continueremo a impegnarci per aiutare l'industria dell'informazione ad affrontare queste sfide e siamo felici di continuare a collaborare con le migliaia di partner che abbiamo nel mondo".