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Migranti, l'idea del Vaticano: scaricarli sulla Grecia "Così pagherebbe il debito"

Nicoletta Orlandi Posti
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"Abbonare una parte del debito greco in cambio di una più consistente accoglienza di migranti da parte di Atene". E' questa la proposta del Vaticano per fronteggiare l'emergenza profughi che lasciano i loro Paesi con la speranza di un futuro migliore in Europa. La presidente della Pontificia accademia delle Scienze sociali, Margaret Archer, durante la conferenza stampa sulla sessione plenaria del think tank della Santa Sede, "Human trafficking: Issues beyond criminalization", ha definito "uno scandalo" il fatto "che l'Italia debba affrontare l'emergenza da sola". "L''Europa", ha tuonato, "dovrebbe elaborare un piano per condividere il peso dei propri confini e agire in modo umano con gli immigrati che arrivano". La proposta - Ecco allora la proposta specifica della Archer sulla Grecia: "Si potrebbe scaricare una parte degli obblighi che derivano al paese dal suo debito in termini di aiuto umanitario, facendole accogliere alcuni dei migranti che arrivano in Italia". Per una maggiore responsabilità dell'Unione europea, peraltro, si è espresso anche il card. Reinhard Marx, presidente della Commissione degli episcopati dell'Unione europea (Comece)". La presidente della Pontificia accademia delle Scienze sociali ha infine bocciato l'idea di fermare i barconi in partenza dal Nord Africa: "E' un'idea "mostruosa, orrenda, inumana quella di bloccare persone disperate che fuggono dalla fame o dalla guerra: lo chiamerei un crimine di guerra".

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