Immigrati, filo spinato e tensioni al confine tra Serbia e Ungheria: si valuta l'uso dell'esercito
L'Ungheria sta valutando di mandare l'esercito al confine meridionale, mentre è alle prese con un massiccio afflusso di migranti intenzionati a entrare nell'Unione europea. Secondo la polizia, sono 2.533 i migranti di cui ieri è stato rilevato l'ingresso al confine, provenienti in gran parte da Siria, Afghanistan e Pakistan. Molti altri potrebbero essere passati senza essere scoperti, nelle zone di frontiera ancora aperte mentre il Paese costruisce il muro lungo 175 destinato a non farli entrare. Il portavoce del Parlamento, Zoltan Kovacs, ha dichiarato che la possibilità di inviare l'esercito sarà dibattuta la prossima settimana. Ci sono stati disordini in un centro di accoglienza per migranti in Ungheria a Roszke, al confine con la Serbia. Riprese televisive hanno mostrato il ricorso a lacrimogeni da parte delle forze dell'ordine. Un giornalista di Reuters sul posto ha detto che la polizia avrebbe radunato 300-400 migranti rivolgendosi a loro attraverso un megafono. In Ungheria sta giungendo un numero record di migranti dalla Serbia, molti in fuga dalla guerra in Siria.