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Immigrazione, Luttwak: "Bombardare i barconi in Libia. L'Europa con l'Islam finirà come l'Impero romano coi barbari"

Giulio Bucchi
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Bombe sui barconi per fermare l'invasione e un intervento militare deciso per evitare che l'Europa finisca come l'Impero romano, sopraffatta dai "barbari". Il politologo americano Edward Luttwak, intervistato sul Giorno, traccia il suo programma bellico, con inquietanti profezie in coda. "Bombardare i barconi" - Si parte dalla Libia e dall'emergenza sbarchi. "Bernardino Leon non ha capito o finge. di non capire che la Libia non è uno Stato. Non lo è più da quando Sarkozy e Obama fecero la stupida guerra per cacciare Gheddafi Non esistono autorità libiche. Trattare con le tribù e i radicali islamici sul territorio è pura illusione". "C'è un solo sistema per bloccare i clandestini, distruggere i barconi", ma senza colpire i profughi a bordo: "Ci sono i mezzi tecnici per accertare se i barconi in partenza abbiano già o no il loro carico di umanità disperata". Quali? "I raggi infrarossi. Se i barconi sono vuoti, li si distrugge. Questa è l'unica maniera per bloccare gli scafisti". Il compito spetta "al governo italiano, naturalmente. Da solo. Senza aspettare alcuna autorizzazione internazionale, che comunque non verrà mai, tanto meno dall'Onu". "I profughi di guerra vanno soccorsi, per elementari criteri di solidarietà e per le leggi internazionali - puntualizza Luttwak - ma non è vero che lo stesso valga per i migranti che fuggono per motivi economici. Questi vanno bloccati e rispediti indietro". Invece, spiega, l'Italia li soccorre a poche miglia dalle coste libiche e così gli scafisti possono riempire all'inverosimile barconi e gommoni, contando sul pronto soccorso italiano.  L'Europa come l'Impero romano - Il problema è che l'Italia ha sì la forza per un'intervento para-militare, ma "non la volontà" di farlo: "L'Italia ha il Papa. E questo Papa ritiene che si debbano accogliere tutti. Del resto sin dall'inizio ha mandato il segnale sbagliato, quando fece il primo pellegrinaggio a Lampedusa. E invece non si rende conto di collaborare, suppongo involontariamente, a un suicidio epocale", quello dell'Europa cristiana". Il disegno secondo Luttwak è chiaro: "All'invasione dalla Libia si aggiunge l'invasione attraverso i Balcani. E questa è ancora più imponente. È tollerata, se non addirittura incoraggiata, dal presidente turco Erdogan". Lo scopo è "la progressiva islamizzazione dell'Europa. La stragrande maggioranza dei migranti è musulmana. E le comunità musulmane, come si sa, sono refrattarie all'integrazione. Parlo in generale. Alla lunga sarà l'Europa cristiana ad adeguarsi ai loro valori e non il contrario. Questo Papa farebbe bene a ripassarsi la storia". E qui il riferimento è inquietante: "Vorrei ricordare come finì la civiltà romana. Arrivarono i barbari dal nord. Ora vengono dal sud. Alle invasioni barbariche seguirono cinquecento anni di secoli bui. Ce ne vollero altri trecento perché l'Europa conoscesse un Rinascimento". "Nell'Europa attuale - è la conclusione amara dell'esperto di geopolitica americano - non vedo alcuna volontà di sopravvivenza. I muri non basteranno. Ci vorranno interventi diretti. E la prima a farlo dovrebbe essere l'Italia".

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