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Giorgio Gori contro Elly Schlein: "Non firmo per abolire il Jobs Act"

Giorgio Gori

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"Mi sembra una cosa coerente con la storia politica di Elly Schlein. Siccome firmare sarebbe totalmente incoerente con la mia storia politica, io sicuramente non firmerò". Il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori (candidato dal Pd alle prossime elezioni europee), rispondendo a chi gli chiedeva del fatto che segretaria del Pd, Elly Schlein, firmerà il referendum lanciato dalla Cgil per abolire il Jobs Act, ha detto chiaramente che non seguirà la sua linea.

A margine di Futuro Direzione Nord, in corso nella sede di Assolombarda a Milano, Gori ha infatti sottolineato: "Penso che il Jobs Act non abbia in alcun modo aumentato la precarietà che anzi è diminuita negli ultimi dieci anni, sono aumentati i posti di lavoro a tempo indeterminato e si è ridotto il contenzioso sui licenziamenti. Invece è rimasta perlopiù inapplicata la parte sulle politiche attive".

 

 

Secondo Gori, "quello bisognerebbe fare" è "completare l’implementazione del Jobs Act. Poi siccome so che lei era addirittura uscita dal Pd per questo non mi aspettavo una scelta diversa, in questo caso ognuno rimane sulla sua idea". A chi quindi gli chiedeva se la decisione di Schlein possa spaccare il partito, Gori ha risposto: "È un tema su cui bisognerà anche provare a fare sintesi". Nel caso "di Landini c’è un interesse ad acquisire visibilità, ma non credo che sia interesse nostro oggi vivere una divisione su un tema di questa importanza".  

 

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