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Sens, la città francese dove per l'allerta terrorismo c'è il coprifuoco

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Federica Scano
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In un'Europa paralizzata dal terrore islamico c'è una cittadina, in Francia, che dopo gli attentati che hanno sconvolto la città di Parigi ha deciso di diventare il simbolo del nuovo ordine nella guerra contro lo Stato Isalmico. A 100 chilometri a sud della capitale francese si trova la cittadina di Sens, il sobborgo "del futuro" dove si ritorna al passato: tutta colpa del coprifuoco. In questo luogo, infatti, hanno deciso di applicare per la prima volta una legge che era rimasta nascosta nei cassetti dal 1955, come riporta La Repubblica. Il coprifuoco della libertà - I 28 mila abitanti, tra cui molti parigini alla ricerca di alloggi economici, sono per la maggior parte famiglie immigrate del Maghreb, giunti alla fine degli anni '90, quando venne istituita la Zona urbana prioritaria (Zup) creata apposta dal Comune per sistemare gli immigrati. Una zona difficile, poco illuminata, circondata da fabbriche, senza negozi ed evitata addirittura dalle forze dell'ordine. Una zona che per le sue "peculiarità", per tre giorni, sarà sottoposta al coprifuoco. Dalle ore 22 alle 6 del mattino fino a lunedì 23 novembre, nessuno potrà circolare a piedi o in macchina a Sens, pena l'arresto. Solo i servizi pubblici essenziali come i pompieri, le ambulanze e la polizia potranno operare per le vie della città. Guerriglia quotidiana - Un provvedimento, quello del coprifuoco, previsto dalla dichiarazione dello stato di emergenza che il governo francese ha imposto per almeno tre mesi. I giovani, sempre in gruppo, passano le giornate a vendere droga e alcool, a seminare caos bruciando macchine e a tirare sassi contro la polizia. Solo nel quartiere di Champs-Plaisants sono stati perquisiti almeno 200 appartamenti. "Oggi sono calmi. Ma sono pronti a rivoltarsi da un momento all'altro. Bruciano un paio d'auto, arrivano i pompieri, scortati dalla polizia, partono delle sassaiole, qualche colpo di pistola. Poi torna tutto tranquillo", racconta un tassista del luogo. Preoccupati e chiusi in casa - "I servizi e il prefetto mi hanno sollecitato a far rispettare l'ordine. Dobbiamo farlo per garantire la sicurezza della gente. Ho chiesto a tutti di restare in casa. Sono molto preoccupata. Non mi è stato detto il motivo ma temo che ci sia dell'altro", ha dichiarato il sindaco Marie Louise Fort. Inoltre duecento poliziotti sono stati autorizzati a girare armati anche fuori servizio. Un caso, quello di Sens, che ricorda quanto successo nelle ultime convulse ore a Bruxelles. Un caso che potrebbe ripetersi, anche vicino a casa nostra, nei giorni in cui l'ombra lunga del terrore si allungherà fino a toccarci.

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