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"Complotto dei governi per favorire l'Isis": l'inquietante verità svelata dal generale

Andrea Tempestini
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Tra le voci più autorevoli e informate tra Isis e dintorni, c'è quella del generale Carlo Jean, esperto di geopolitica. Intervistato da Il Giorno parla del gesto della coalizione araba: l'Arabia Saudita ha annunciato la formazione di una "alleanza militare islamica" di 34 Paesi contro il terrorismo, non soltanto quello dell'Isis. Un passo in avanti nella lotta ai tagliagole? Forse. O forse no. Jean ha pochi dubbi: "Che idea mi sono fatto? Che l'Arabia Saudita in qualche maniera è stata costretta a fare questo passo. È stata sempre criticata di essere la vera sorgente del terrorismo. E ora lancia questa coalizione". Questione di lessico - Secondo il generale, ora, il problema è "capire quali misure adotterà, perché quello che rimane poco chiaro è che cosa farà questa coalizione. Perché per ora si sa soltanto che il centro di coordinamento è a Riad". Si mostra scettico, Jean, sulle vere intenzioni dell'Arabia Saudita: "L'impressione - aggiunge - è che abbia fatto la mossa per dire: noi sunniti facciamo un gesto per dimostrare che si può costruire un fronte comune contro il terrorismo e dimostriamo che l'Arabia Saudita non è la causa del terrorismo ma uno dei fattori che può provocare la sconfitta". Infine, il generale fa notare come anche i termini utilizzati siano importanti: "Fronte comune contro il terrorismo, non solo Isis. La differenza appare sostanziale: le posizioni degli Stati che compongono questa coalizione sono differenti. E l'Isis non è per tutti il nemico numero uno".

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