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Datagate, Snowden è nell'aeroporto di Mosca

Alta tensione tra Usa e Russia: la talpa nello scalo della capitale. Il Capo del Cremlino: "E' un uomo libero". Kerry: "Non cerchiamo lo scontro"

Francesca Canelli
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Continua la fuga di Edward Snowden, ormai latitante da più di 48 ore, e continua anche il braccio di ferro tra Russia e Stati Uniti. La talpa del caso Datagate, accusato di rivelato al The Guardian i programmi segreti di sorveglianza elettronica della National Security Agency (Nsa), si trova nell'areoporto Sheremetyevo di Mosca. A confermarlo il presidente russo Vladimir Putin. "Il suo arrivo è stato del tutto inatteso per le autorità russe - afferma il capo del Cremlino -. Snowden è un uomo libero, prima sceglierà la sua destinazione finale, meglio sarà per la Russia e per lui stesso".  Le accuse - Putin ribadisce poi che "Mosca non ha un accordo di estradizione con gli Usa e auspico non vi siano conseguenze nei rapporti con Washington". In precedenza il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov, aveva assicurato che Snowden "non ha mai varcato la frontiera russa". Gli Usa da parte loro hanno provato ad abbassare i toni su una vicenda che rischia di creare una profonda crepa nei rapporti Russia-USA. Da Gedda, in Arabia Saudita, il segretario di Stato a stelle e strisce, John Kerry, ha esortato Mosca a mantenere la calma e a non offrire copertura a un "traditore". "Farei semplicemente appello alla calma e alla ragionevolezza in un momento in cui non vediamo la necessità di alzare il livello dello scontro su qualcosa che è così elementare e normale", ha detto il capo della diplomazia Usa. "Non cerchiamo lo scontro", ha aggiunto, "non diamo ordini a nessuno, facciamo solo una richiesta in base a una procedura molto normale".  In Oriente - Prima della Russia, a ribellarsi alle accuse americane di coprire la talpa è stata la Cina, definendo le critiche "infondate" e "inaccettabili" e ribadendo che Hong Kong aveva soltanto applicato il diritto nel lasciare partire Snowden. La stampa cinese ha aggiunto che "non si possono tollerare tanta stizza e ostilità" da parte degli americani. L'impressione e' che si stia arrivando a uno snodo decisivo in un caso che rischia di avere serie ripercussioni diplomatiche. Resta da vedere, tra l'altro, se Snowden disponga di un documento valido per partire, visto che non ha più il passaporto americano ma soltanto un lasciapassare per rifugiati politici rilasciatogli dall'Ecuador.

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