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Datagate, Snowden ha chiesto asilo anche all'Italia

Edward Snowden

Snowden cerca casa: oltre al Belpaese, la richiesta ad altri 21 Stati. Continua il giallo su dove si trovi. Putin: "Se fai il bravo, vieni in Russia"

Ignazio Stagno
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Edward Snowden cerca casa. E la cerca in tutto il mondo. La sua richiesta di asilo è arrivata anche in Italia, ma gli sarebbe stata negata. La talpa del Datagate, ricercata dagl Stati Uniti per aver rivelato la rete di spionaggio dell Casa Binaca che origliava in tutte le ambasciate del mondo, ora è in fuga. Dopo essere approdato a Mosca ha chiesto asilo all'Ecuador, ma è giallo sulla sua attuale posizone. Di lui si sono perse le tracce. Intanto il sito di Wikileaks parla di 21 richieste d'asilo in altrettanti paesi. Tra questi ci sarebbe anche l'Italia.  21 richieste d'asilo -  Il sito di Assange ha pubblicato un elenco di altri 19 Paesi, oltre a Ecuador e Islanda, a cui l'ex-agente della Cia ha chiesto asilo politico. Il quotidiano americano Los Angeles Times aveva parlato di domande di accoglienza da parte della talpa del Datagate per 15 Paesi. Poi ci sono state segnalazioni che Snowden aveva chiesto asilo politico anche in Russia, ma l'addetto stampa del Cremlino, Dmitry Peskov ha detto che tali informazioni non erano a lui disponibili. Secondo Wikileaks, il 30 giugno Sarah Harrison per conto di Snowden ha chiesto asilo politico a Austria, Bolivia, Brasile, Cile, Germania, India, Irlanda, Italia, Spagna , Cina, Cuba, i Paesi Bassi, Nicaragua, Norvegia, Polonia, Russia, Finlandia, Francia e Svizzera. Ma la lista non finisce qui. Come sottolinea Wikileaks questo elenco non è esaustivo. Attualmente Snowden, presumibilmente, si troverebbe secondo indiscrezioni nella zona di transito dell'aeroporto di Mosca “Sheremetyevo”. Perseguitato illegalmente - Intanto il ragazzo ha rotto il silenzio da quando è diventato l'uomo più ricercato al mondo e afferma di avere il diritto di rivelare nuove informazioni sul Datagate. In una lettera Snowden aggiunge che gli Usa lo stanno perseguitando illegalmente, ringrazia l'Ecuador per averlo aiutato a andare in Russia, e per l'esame di richiesta di asilo. E a dare una mano a Snowden è stato ancora Vladimir Putin che, qualora l'Ecuador non dovesse accettare la richiesta d'asilo, accetterebbe di "ospitare" Snowden a Mosca. Il presidente russo  ha fatto sapere di essere disposto a concedere l'asilo a Snowden solo "a condizione che cessi le sue attività indirizzate a danneggiare i nostri partner americani, per quanto strano questo possa sembrare sulle mie labbra". (I.S)

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