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Sudcorea, in arrivo tasse sugli stipendi dei religiosi e sulla chirurgia estetica

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Seul, 9 ago. (Adnkronos/Bloomberg) - Per finanziare la spesa sociale la Corea del sud ha pianificato l'introduzione di tasse sugli stipendi dei religiosi e su alcune operazioni di chirurgia estetica finora esenti dall'Iva. Sui primi verra' introdotta un'imposta del 4 per cento a partire dal 2015, gli altri verranno assogettati ad un'aliquota Iva del 10 per cento a partire dal prossimo anno. In Corea del sud ci sono 1.908 cliniche per la chirurgia estetica, un settore con un giro d'affari di 23,1 milioni di won al mese nel 2010 secondo dati ufficiali riguardanti solo i 600 centri piu' importanti. L'introduzione della tassa riguardera' le operazioni a labbra, mascelle ed orecchie, sulle quali finora - a differenza di altri tipi di interventi estetici - non veniva prelevata l'Iva. L'industria non e' destinata a risentire in modo particolare del proposto aumento del prelievo fiscale, secondo Che Jun, del BK Plastic Surgery a Seul: "la gente che vuole sottoporsi ad operazioni di chirurgia estetica lo fara' a qualunque costo".

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