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Obama scappa dalla guerraE la Siria attacca: tutto il mondo ride di lui

Barack Obama

Lucia Esposito
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 Il discorso di Obama sull'intervento in Siria n cui ha sostanzialmente rinviato la decisione al Congresso ha scatenato moltissime reazioni. Soprattutto, come scrive Sergio Romano nel suo editoriale sul Corriere della Sera non è piaciuto il rinvio al Congresso in quanto non è chiaro se il Presidente voglia “una formale autorizzazione o voglia più semplicemente metterlo davanti alle proprie responsabilità”. Ma un eventuale ok non piacerebbe ai pacifisti americani in quanto atto di guerra e non piacerebbe ai sostenitori di un intervento militari in quanto verrebbe letto come un atto irrilevante.  Obama deriso Le prime reazioni sono arrivate proprio dalla Siria. Il vicepremier Qadri Jamil ha detto: che l'annuncio del presidente americano Barack Obama è solo un rinvio o un dietrofront e ha scatenato il sarcasmo da parte di tutti”. E ha poi concluso: “La determinazione della Siria a rispondere a un attacco americano ha sventato l'aggressione. Rimaniamo con il dito sul grilletto”.  L'opposizione siriana, invece, è “delusa” per il rinvio di iuna decisione. Samir Nashar, del direttivo della Coalizione nazionale siriana ha detto all'Afp: “Ci aspettavamo un attacco diretto ed imminente, ma pensiamo che il Congresso approverà il raid”.

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