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Tra speranza e disperazione: "Non sappiamo dov'è il San Juan"

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Buenos Aires, 25 nov. (AdnKronos) - Ore di speranza e disperazione in Argentina, impegnata nella ricerca del sommergibile scomparso. "Escludiamo che il sottomarino San Juan sia in superficie, vista la vastità delle ricerche in quell'area". E' quanto ha sottolineato il portavoce della Marina argentina, Enrique Balbi, ammettendo che "purtroppo non siamo ancora riusciti a localizzarlo". Come è successo nelle ultime conferenze stampa, Balbi ha cercato di far luce sui dubbi che ruotano intorno a quello che è accaduto prima della scomparsa, dieci giorni fa. In questo senso, ha chiarito che "il sottomarino non aveva siluri da combattimento e non ci sono segnali di un attacco esterno". "L'ultimo rapporto che abbiamo è che il rumore era coerente con un'esplosione" ha detto, anche se ha ammesso che "non ci sono altri segni". LE RICERCHE - In merito alle ricerche, Balbi ha precisato che le condizioni meteo dove si concentrano le operazioni sono destinate a peggiorare. "Ci sono sette navi nell'area" ha puntualizzato, ricordando l'imminente partenza dal porto di Comodoro Rivadavia di una nave norvegese con a bordo un mini-sottomarino statunitense specializzato nel recupero di sommergibili. LA RUSSIA - Sugli aiuti offerti dalla Russia, il portavoce ha detto che è arrivato l'aereo Antonov con equipaggiamento di soccorso e che la nave Yantar arriverà nel Paese nei primi giorni di dicembre. "Siamo in uno stadio di speranza e disperazione", ha aggiunto.

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