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In Russia già iniziata la corsa per il dopo Putin: 40-50 persone in lizza

Benedetta Vitetta
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"Le elezioni presidenziali in Russia del prossimo marzo non hanno alcuna rilevanza". A parlare è Gleb Pavlovsky, analista politico ed ex consigliere del Cremlino intervistato dal New York Times secondo cui l'annuncio della candidatura di Putin "è stato il segnale di avvio del processo decisionale di chi prenderà il sui posto". Per Pavlovsky, "in Russia è iniziata la lotta per un posto di potere dopo che Putin avrà lasciato il Cremlino quando scadrà il suo quarto mandato, il suo secondo consecutivo". Per l'analista, d'ora in poi, i diversi esponenti della corte putiniana saranno più concentrati sul mantenimento del loro potere che non nel dimostrare fedeltà al presidente. "Sostituire un presidente significa ricostruire lo Stato" sottolinea l'esperto ricordando il passaggio di poteri da Boris Eltsin a Vladimir Putin. "D'ora in poi" ipotizza il quotidiano newyorkese, "gli intrighi di potere saranno molto più frequenti e saranno visibili a tutti, mentre finora accadevano lontano dallo sguardo dei più".  

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