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Corea del Nord, morto Kim Jong: il suicidio che fa godere Pyongyang

Giovanni Ruggiero
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Una terribile notizia arriva dalla penisola coreana, ma stavolta non è la Corea del Nord e Kim Jong-un a far piangere il mondo. In Corea del sud un'intera generazione è in lutto dopo la morte della popstar Kim Jong-hyun, scomparso a soli 27 anni in una stanza d'albergo di Seul lo scorso 18 dicembre. Secondo la stampa coreana, il cantante si è suicidato avvelenandosi con il monossido di carbonio. Da tempo il giovane soffriva di una forte depressione, confermata anche dalla lettera che il ragazzo ha lasciato prima di morire: "La depressione che mi stava letteralmente logorando dentro alla fine mi ha divorato dl tutto e non sono riuscito a sconfiggerla. Forse - ha aggiunto - avrei dovuto essere conosciuto in tutto il mondo. Ho capito che è questo che mi ha reso la vita difficile". Kim Jong-hyun era il frontman della boyband SHINee, prima di morire è riuscito a mandare diversi messaggi di addio, soprattutto a parenti e amici. Grazie a quei segnali, era stata contattata la polizia, ma gli agenti sono arrivati troppo tardi. Ai suoi funerali hanno partecipato più di 10mila persone.

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