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Siria, affondo degli Stati Uniti all'Onu: "Pronti a colpire ancora". La Russia: "Relazioni distrutte"

Andrea Tempestini
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Dopo l'attacco di Stati Uniti, Francia e Germania in Siria la tensione è alle stelle. Lo dimostrano le dichiarazioni del rappresentante permanente della Russia all'Onu, Vasily Nebenzya, il quale ha affermato che "l'attacco condotto da Usa, Francia e Regno Unito in Siria distrugge il sistema delle relazioni internazionali e rischia di destabilizzare tutta l'area". E ancora: "La Russia ha fatto tutto il possibile per evitare queste strategia destabilizzatrici ma nonostante questo gli Stati Uniti e i suoi alleati hanno ignorato gli appelli di tornare alla ragione". Leggi anche: Attacco in Siria, la partenza del missile francese A stretto giro di posta, la durissima replica americana: "La Russia usa il veto il Consiglio di sicurezza dell'Onu, come il regime siriano usa il Sarin". Queste le parole di Nikki Haley, ambasciatore Usa all'Onu noto per i modi brutali, il quale ha aggiunto: "Non possiamo permettere che la Russia getti nella spazzatura tutte le nome internazionali, e consenta che l'uso di armi chimiche non riceva una adeguata risposta". Ma non è tutto, perché il rappresentante del governo Usa afferma che "siamo pronti a colpire di nuovo se la Siria userà ancora armi chimiche". Una chiara provocazione da parte dell'amministrazione di Donald Trump alla Russia di Vladimir Putin. Haley, dunque, riporta proprio le parole di Trump: "Ho parlato stamane con il presidente. Ha detto che se il regime siriano usa gas velenosi ancora una volta, gli Stati Uniti sono pronti ad usare la forza. Il tempo per le parole è finito".

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