Siamo a Boston, negli Usa, e a Christine Gelineau vengono dati 30 anni di carcere. Il reato? Aver reiterato per anni violenze sul figlio 19enne, bruciando con un accendino i suoi genitali e i capezzoli. La madre mostro costringeva il figlio al silenzio con la minaccia di nuovi abusi, finché il ragazzo ha trovato il coraggio di denunciarla alle autorità. "Cara ex madre, ciò che mi hai fatto è imperdonabile - scrive il giovane in una lettera, leggendola poi in aula durante la sentenza "Mi hai picchiato, tenuto alla fame, quasi evirato, e hai tentato di uccidermi. Ora so che sei una criminale e che mi volevi morto per tornare alla tua vecchia vita. Con me hai chiuso, spero che tu ti renda conto che hai perso tutto ciò che avevi". La donna ha ammesso durante il processo di aver realmente abusato del figlio, comprese le bruciature su genitali e capezzoli, le quali lasceranno sul corpo del ragazzo danni permanenti. Si è giustificata adducendo la scusa che il figlio la minacciava di voler abusare sessualmente di lei. Ma questo non ha convinto i giudici, che le hanno inflitto la massima pena.