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Migranti, altro schiaffo dall'Italia: l'Europa dice no ai "porti a rotazione", a cosa serve Federica Mogherini

Giulio Bucchi
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Altro schiaffo dall'Europa. La "ministra degli Esteri" dell'Ue Federica Mogherini ammette che sul tema della missione Sophia non c'è alcuna apertura all'Italia da parte dei partner europei. Il governo, per bocca del ministro degli Interni Matteo Salvini, aveva avanzato la proposta di "condividere i porti di sbarco", una sorta di turnazione che avrebbe riguardato diverse nazioni chiamate così a condividere con la Sicilia l'onere di accogliere i migranti recuperati nel Mediterraneo dalle navi della missione comunitaria. Niente di tutto questo, per ora. Leggi anche: "Che Salvini si rovini da solo". Il documento segreto della fedelissima di Macron "Dovremo valutare se continuare a spendere soldi per una missione che sulla carta è internazionale ma di fatto è tutta a carico di 60 milioni di italiani e di un solo Paese", è il commento amareggiato di Salvini. "Al momento abbiamo ricevuto un sacco di no da Macron e da altri, abbiamo quasi esaurito tutti i bonus dei no. Poi faremo da soli, di sicuro non ci manca la fantasia e le capacità". Dura anche la ministra della Difesa Elisabetta Trenta: "Mi sento delusa, ho visto che l'Europa non c'è, non è presente. Non c'è ancora l'unanimità sulla proposta italiana. Tutti condividono l'importanza di Sophia, e noi siamo i primi. È chiaro che dovremmo fare le nostre considerazioni, ogni decisione verrà presa insieme al governo e al premier, Giuseppe Conte". "Non è più possibile che l'Italia sia l'unico porto di sbarco e che si faccia carico di tutti i migranti - ha aggiunto la Trenta -. Sono venuta a Vienna con spirito propositivo. Bisogna creare un meccanismo di coordinamento per la scelta del porto di sbarco, fatta da soggetti di vari Paesi che decidono a rotazione. Non è l'unico meccanismo possibile anche se ci deve essere una soluzione globale del problema".

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