Brexit, la soffiata di Gina Miller: "So per certo che l'esercito è pronto a intervenire"
"So per certo che l'esercito è allertato per affrontare gli inevitabili disordini e violenze". Gina Miller, attivista anti-Brexit, intervistata dal Fatto quotidiano disegna uno scenario da panico per l'Inghilterra e l'Europa. Quello del "no deal", del mancato accordo tra il governo britannico e Bruxelles sulle clausole dell'uscita dall'Unione europea. L'esito negativo delle trattative, spiega la Miller (che con un ricorso alla Corte suprema ha costretto il governo May a far votare in Parlamento l'uscita del Paese dall'Ue), "è probabile, perché non c'è ancora un accordo con Bruxelles e il tempo stringe. Ma è la ricetta per il disastro. Non solo economico e logistico ma anche politico e sociale. La Gran Bretagna conta tuttora su infrastrutture, talenti e fondi europei. Non dico che non possa sostituirli con i propri, in futuro, ma ci vuole molto tempo". Terrorismo psicologico? "Un no deal sarebbe la fine del Regno Unito, e dico letteralmente. Irlanda del Nord, Scozia e Galles finirebbero per staccarsi e formare una sorta di alleanza intorno ad una Inghilterra che a quel punto resterebbe isolata. Un bel cambio di prospettiva. Se questo dovesse accadere, il caos sarebbe tale a quel punto credo la gente cambierebbe idea e l'Unione Europea ne uscirebbe rafforzata".