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Elezioni in Svezia, crollo della sinistra e avanzata dell'ultra-destra: rebus-governo, trema l'Europa

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Davide Locano
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Il primo ministro svedese Stefan Lofven ha respinto le richieste di dimissioni avanzate dall'opposizione, dopo il risultato delle elezioni di domenica, che hanno visto i socialdemocratici ai minimi storici, anche se restano il primo partito, e un netto balzo in avanti della destra anti-immigrati. "Una cosa è certa, nessuno ha una maggioranza, quindi è naturale iniziare una collaborazione tra i partiti", ha detto il leader dei socialdemocratici, che vuole guidare il paese fino alla formazione di un nuovo governo. Dopo che quasi tutte le schede sono state scrutinate, il blocco di sinistra ha ottenuto il 40,6% dei voti contro il 40,3% della coalizione di opposizione di centro-destra, noto come Alleanza. Il primo partito resta quello dei Socialdemocratici con il 28,3%, migliorando il risultato negativo che gli assegnavano i primi exit poll. I Moderati si attestano al 19,7%, come seconda forza. Mentre il partito anti-immigrati degli Svedesi Democratici raggiunge il 17,7%, rispetto al 12,9% delle precedenti elezioni del 2014. Leggi anche: Chi è il sovranista svedese che vuole far crollare l'Europa Tradotto in seggi, la coalizione di sinistra, che riunisce il Partito socialdemocratico al governo, il Partito dei Verdi e della Sinistra, avrebbe 144 dei 349 seggi in Parlamento, due in più rispetto alla coalizione di opposizione di centro-destra.

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