Ue: Comitato Regioni approva risoluzioni su energia, microplastiche e sport (2)
(AdnKronos) - "Un migliore inserimento delle strategie macroregionali nelle politiche dell'Unione europea dopo il 2020 è indispensabile e i programmi europei devono essere incoraggiati e indirizzati a sostenere meglio i progetti macroregionali -ha sottolineato Fermi- un ruolo sempre più fondamentale lo devono rivestire soprattutto i programmi Interreg, in particolare quelli transfrontalieri, l'Unione europea li deve sostenere in modo convinto e concreto. È per questo che ad esempio il Comitato europeo delle Regioni ha approvato in questa sessione un parere in cui esprime netta contrarietà alle riduzioni ipotizzate dei finanziamenti destinati alle infrastrutture di trasporto". Durante i lavori sono stati discussi e votati alcuni pareri e risoluzioni su diversi temi tra cui il programma quadro per la ricerca e l'innovazione, il quadro finanziario pluriennale 2021-2027, l'autorità europea del lavoro, il fondo asilo e migrazione, il programma per l'ambiente e per il clima, la strategia europea per la plastica, il pacchetto di equità fiscale, il piano d'azione per l'istruzione digitale, l'analisi del rischio nella filiera alimentare e l'inserimento dello sport nel programma di lavoro dell'Unione europea per il periodo successivo al 2020. A Bruxelles era presente anche il consigliere segretario del Consiglio regionale Giovanni Malanchini (Lega), che ha partecipato ad alcune sessioni previste nel programma dei lavori dedicato alla Settimana europea delle Regioni e delle città. "Le politiche di coesione sono la leva su cui i territori devono fare affidamento in ambito europeo e pertanto non è accettabile che i relativi stanziamenti vengano ridotti del 10% dopo il 2020, con una riduzione addirittura del 45% paventata specificatamente per il Fondo di coesione -ha detto Malanchini- allo stesso modo, come bene ha ribadito in questi giorni il Comitato europeo delle Regioni approvando uno specifico parere, respingiamo con forza la proposta di ridurre il bilancio per la politica agricola comune, con tagli ipotizzati dell'11% per il Feaga, del 13% per il Feamp e addirittura del 28% per il Feasr. La Lombardia non può accettare ulteriori penalizzazioni in settori chiave come l'agricoltura".