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Brexit, la resa di Theresa May: niente voto in Parlamento sull'accordo, si torna Bruxelles

Davide Locano
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Sulla Brexit, Theresa May a un passo dalla resa. La marcia indietro è di quelle clamorose. La premier britannica ha infatti annunciato la decisione di ritardare il voto del Parlamento sull'accordo raggiunto con l'Unione europea sulla Brexit, annunciato poche settimane fa. "Non procederemo in questo momento - ha detto alla Camera dei Comuni -. Ho ascoltato molto attentamente i tre giorni di dibattito sull'accordo della Brexit ma è chiaro che restano profonde preoccupazioni", in particolare sul nodo relativo all'Irlanda del Nord. Punto che, se messo al voto domani alla Camera dei Comuni, verrebbe bocciato, ha ammesso la May senza giri di parole. Dunque, il voto viene rinviato. Leggi anche: Brexit, la difesa della May: "Un accordo giusto" La premier ora potrebbe provare ad ottenere qualche concessione da parte di Bruxelles, per rendere così proponibile il compromesso e sottoporlo a un nuovo voto. Molto difficile però che la May ottenga quanto necessario per cambiare il quadro e convincere chi la accusa di aver sottoscritto un accoro che trasforma il Regno Unito in uno "Stato vassallo" dell'Unione europea. Theresa May in persona ha annunciato che il governo aumenterà lo sforzo per essere pronto a un eventuale "no deal", ossia un'uscita dall'Ue senza un accordo. In questo contesto, dunque, la May ha chiesto a Bruxelles di organizzare dei "negoziati di emergenza".

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