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Emmanuel Macron, il delirio della pornoministra Schiappa: "L'Italia finanzia i gilet gialli"

Davide Locano
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Chi finanzia i casseurs, i facinorosi che da tre mesi seminano panico e disordine in tutta la Francia? E chi ha finanziato la colletta sulla piattaforma online Leetchi per pagare le spese giudiziarie all' ex pugile Christophe Dettinger, da ieri in custodia cautelare per aver picchiato due gendarmi nel quadro dell' VIII Atto della mobilitazione dei gilet gialli? Scoprirlo è il nuovo obiettivo di Marlène Schiappa, ministra per le Pari opportunità francese e macronista della prima ora, che ha deciso di abbandonare per un poco i panni di femminista bacchettona per indossare l' abito di giornalista d' inchiesta engagé. Ai microfoni di France Inter, la Schiappa, in un delirio complottista, ha detto di «voler verificare se ci sono potenze straniere» che contribuiscono finanziariamente alle violenze che stanno destabilizzando la Francia, manifestando i suoi sospetti verso i «responsabili italiani», «viste le loro posizioni», ossia verso il governo gialloverde di Salvini e Di Maio. Leggi anche: "Nazisti": Travaglio, il titolo dell'orrore contro Salvini «Chi finanzia i casseurs?», si è chiesta la Schiappa, prima di puntare il dito contro Roma. Qualche settimana fa, l' esecutivo macronista aveva incolpato l' arcinemica Russia, ora tocca all' altra grande nemica Italia. E domani? Forse agli Stati Uniti di Donald Trump, accusati di tutto e di più dalla Francia di Macron, dopo che la loro "amicizia" ha iniziato a logorarsi. Di certo, la Schiappa si conferma come la serial gaffeuse del governo macronista, assai poco a suo agio con le regole della diplomazia. I più perfidi, a Parigi, dicono che era molto più brava quando, sotto lo pseudonimo Marie Minelli, scriveva libretti erotici dai titoli molto meno istituzionali, come "Provate l' amore delle curvy", "Provate i trombamici", "Le ragazze perbene non ingoiano" e l' imperdibile "Sesso, menzogne e periferie calde". di Mauro Zanon

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