Chalençon: "Condanno violenze, mobilitazione non si fermerà"
Roma, 16 mar. (AdnKronos) - Una mobilitazione che dura da diciotto settimane consecutive "è una cosa inaudita in Francia. E non si fermerà. Le persone soffrono e il governo è sconnesso dalla realtà. E' qualcosa di irreale che in quattro mesi il governo non si sia rimesso in discussione". Così all'AdnKronos Christophe Chalençon, uno dei leader dei gilet giallied ex portavoce della lista 'Ralliement d'initiative citoyenne' (Ric), commentando l'atto XVIII dei gilet gialli. "Ovviamente condanniamo la violenza. Quelli che distruggono non sono i gilet gialli. Forse qualcuno ci sarà ma ci sono anche altri, con il cappuccio nero, commettono violenze. Non bisogna fare confusione", sottolinea Chalençon, che nei giorni scorsi ha annunciato che presenterà una lista alle elezioni Europee di maggio intitolata 'Evolution citoyenne', in merito alle distruzioni e ai saccheggi oggi a Parigi sugli Champs-Elysees. "C'è un malessere generalizzato", aggiunge sottolineando che è legato alla mancanza delle risposte da parte della politica. Intanto Chalençon non si dice molto ottimista sull'esito del Débat National, il grande dibattito lanciato dal presidente francese Emmanuel Macron per rispondere alla protesta dei gilet gialli. "Aspettiamo i risultati. Il premier francese, Édouard Philippe, ha già annunciato che non bisognava aspettarsi cose eccezionali. Hanno solo cercato di guadagnare tempo ma ora si stanno accorgendo che il movimento continua e che si struttura".