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Emmanuel Macron, dopo Christine Lagarde vuole Pierre Moscovici ai vertici del Fondo Monetario Europeo

Caterina Spinelli
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L'Italia potrebbe rimanere a mani vuote. "Ma chi l'ha detto che avremo veramente il Commissario alla concorrenza? Potrebbero essere solamente chiacchiere montate ad arte per tenere buono Salvini" dicono fonti leghiste. A maggior ragione - riferisce ItaliaOggi - dopo l'accoppiata Sassoli-Castaldo ai vertici delle istituzioni europee: un duplex Pd-5Stelle che non è affatto passato in osservato in casa leghista: "E se in Europa fosse nato un vero e proprio patto tacito tra i due partiti (con la partecipazione anche dei popolari) pronto per essere replicato anche in Italia in caso di crisi di governo?". A godere di tutta questa situazione, i francesi che, quando si parla di Bruxelles, sono più ingordi che mai. Emmanuel Macron sta infatti già pensando a chi rimpiazzare all'ex posto di Christine Lagarde (Fmi) che tra qualche mese si ritroverà al vertice della Bce. Leggi anche: Emmanuel Macron, il richiamo della Corte dei Conti: i numeri che non tornano Di nomi papabili ce ne sono diversi, ma è su uno in particolare che Macron insiste. Si tratta proprio di Pierre Moscovici, acerrimo nemico del nostro Paese e che il presidente francese vorrebbe premiare per il "grande lavoro". Insomma, ad un francese segue sempre un francese. Oltre a Moscovici, i cugini d'oltralpe mettono in pista anche il governatore della Banca di Francia, Francois Villeroy de Galhau e il membro del direttivo della Bce, Benedetto Coeurè.

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