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Alan Kurdi, Matteo Salvini inchioda Angela Merkel: "Ecco l'email con cui la Germania ci ricatta"

Caterina Spinelli
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"Dal governo tedesco sono arrivati segnali pessimi: mi hanno girato una mail, che arriva dalla Commissione europea, in cui sostanzialmente c'è un ricatto da parte del Governo tedesco, così io traduco, che si era impegnato a prendere 30 immigrati sbarcati dalla Gregoretti. Adesso pare che scrivano: noi prendiamo quei 30 se voi fate sbarcare i 40 che sono a bordo della nave che si sta avvicinando a Lampedusa. Stiamo giovando a cosa, a rubamazzo? Basta, mi sono rotto le pa**e". Matteo Salvini ha speso parole pesantissime sulla questione della nave Alan Kurdi appartenente alla ong tedesca Sea Eye. L'imbarcazione, dopo essere tornata in mare, aver salvato altri migranti e aver ricevuto un "no" da parte di Malta, ha deciso di far rotta su Lampedusa. Leggi anche: Alan Kurdi rifiuta lo sbarco in Libia e Salvini attacca la Germania Il destino di questa organizzazione si intreccia a quello della Guardia Costiera. Proprio in questo caso, la fermezza del ministro che aveva negato lo sbarco dei 116 a bordo, aveva spinto la Germania a farsi carico di trenta persone. Ma ecco che arriva il tranello: la Merkel in cambio impone all'Italia di accogliere altri immigrati (nello specifico dieci in più di quanti se ne prende Berlino). "Noi non siamo il campo profughi della Germania" chiosa Salvini ai microfoni di SkyTg24.

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