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Coronavirus, il super-diffusore Steve Walsh: così ha contagiato decine di persone

Davide Locano
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Si chiama Steve Walsh, ha 53 anni e in poche ora la sua è diventata una fama mondiale. A suo discapito. Già, perché viene indicato come un "super-diffusore" del coronavirus. La ragione? Un rapido tour partito da Singapore, dove ha contratto il virus, per poi spostarsi in Francia e, infine, fare ritorno nel Regno Unito. Un uomo d'affari, un ricco produttore di sensori industriali, che ora - riporta Corriere.it - è sospettato di aver contagiato decine di persone. Leggi anche: Coronavirus, Burioni accusa: "La Cina bara sui dati? Gli ultimi indizi" Ma procediamo con ordine. Dopo Singapore, quando in Francia era ancora asintomatico, mister Walsh ha infettato cinque concittadini che erano nel suo hotel, compreso un bimbo di 9 anni e uno spagnolo che si trovava in quella zona. Quando lui e la sua famiglia sono tornati a Brighton, sud dell'Inghilterra, Steve Walsh è entrato in un pub, dove avrebbe diffuso ancora di più la malattia. Il tutto non tiene in considerazioni i numerosi voli che ha preso per tornare nel Regno Unito. Si teme anche che altre 90 persone, presenti a una conferenza a Singapore a cui aveva preso parte, potrebbero essere state contagiate dal coronavirus, iniziando così altre catene di contagio nei loro Paesi natali. A definirlo super-diffusore, per la precisione "super-spreader" è stato lo stesso Oms. Per inciso, Welsh ora è guarito.

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