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Brexit, linea durissima sull'immigrazione: porte chiuse ai lavoratori non qualificati e a chi non sa l'inglese

Cristina Agostini
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Porte chiuse nella Gran Bretagna post Brexit ai lavoratori non qualificati e a chi non parla inglese. Sono le nuove linee sull'immigrazione del governo di Boris Johnson. Fra le misure elencate sul Guardian viene anche specificato che alla frontiera non verranno più accettate carte d'identità di Paesi come Francia e Italia. Nel presentare il nuovo sistema per i visti dei lavoratori stranieri che entrerà in vigore a gennaio 2021 il governo ha sottolineato che si tratta di un'opportunità unica per prendere "il pieno controllo" dei confini britannici "per la prima volta in decenni" ed eliminare "le distorsioni" delle regole Ue. Quindi per entrare nel Regno Unito bisognerà avere un'offerta di lavoro con un salario minimo di 25.600 sterline, anche se saranno possibili eccezioni per un salario fino a 20.480 nei casi in cui ci sia carenza di lavoratori, come per gli infermieri. Artisti, sportivi e musicisti potranno continuare a venire per spettacoli, gare o audizioni. Leggi anche: "Manca solo il coronavirus". Salvini e l'ultimo agguato giudiziario dopo Open arms Bisognerà ottenere 70 punti, in una scala che assegna un punteggio per determinati criteri come la conoscenza della lingua, l'offerta di un lavoro, la mancanza di lavoratori in quel settore, le qualifiche professionali. Si potrà venire in visita fino a sei mesi senza visto, ma non sarà possibile lavorare. E non ci saranno permessi di lavoro, sottolinea la Bbc, per migranti disponibili a lavori meno qualificati in alberghi, ristoranti, case di riposo per anziani e il settore agroalimentare. E' però previsto uno schema per 10mila persone per i lavoratori stagionali in agricoltura, così come vi saranno "accordi per la mobilità giovanile" che apriranno ogni anno le porte a 20mila giovani.

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