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Il Giappone irritato dai missili

"Sono grave provocazione"

Albina Perri
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“Un graveatto di provocazione”. Con queste parole il governo giapponese riafferma conforza la propria condanna in merito al test missilistico di sabato effettuatoda Pyongyang. “Chiediamo che la Corea del Nord rispetti le risoluzioni approvate dalConsiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite - ha dichiarato stamani a Tokyo ilsegretario del governo nipponico, Takeo Kawamura -, e, allo stesso tempo,sfrutti questa opportunità per risolvere definitivamente le questioni rimasteaperte, come il disarmo nucleare e i rapimenti”. Dello stesso tenore anche ilcommento del ministro degli Esteri, Hirofumi Nakasone, che ha definito “inaccettabile”l'esperimento balistico di sabato da parte del regime comunista, confermandol'intenzione di Tokyo di accelerare i contatti con i Paesi alleati per studiarecontromosse adeguate: “Si tratta di una chiara violazione delle risoluzioni Onu- ha spiegato Nakasone - e come tale non può essere in alcun modo tollerata”.In merito ai presunti progressi tecnologici mostrati da Pyongyang nel testbalistico (con un totale di sette vettori a corto/medio raggio lanciati nel mardel Giappone), il titolare della Difesa, Yasukazu Hamada, ha invitato allaprudenza, osservando la necessità di analisi approfondite del lancio di sabatoprima di arrivare a conclusioni in materia: “Dati i precedenti - ha dichiaratoil ministro - non possiamo tuttavia escludere che la Corea del Nord stiapreparando ulteriori esperimenti missilistici nel breve termine”.

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