Francia, terzo caso di proteste
a suon di bombole
E tre. Dopoi casi della New Fabris de Chatellerault e della Nortel France di Chateaufort,adesso anche i 163 dipendenti dell'azienda Jlg-France, a Faullet, nel sud-ovestdella Francia, minacciano di far saltare in aria alcuni macchinari se nonotterranno un'indennità. In questo caso gli operai chiedono 30.000 euro per i53 lavoratori che saranno licenziati nell'ambito di un piano di ristrutturazioneannunciato dalla direzione. L'azienda, del gruppo americano Oshkosk, fabbricaveicoli speciali. La polveriera - “Abbiamo portato sul parcheggioquattro-cinque montacarichi, li abbiamo circondati con paletti di legno ebottiglie di gas collegate tra loro. Se non otterremo soddisfazione,accenderemo il fuoco”, ha detto Christian Amadio, sindacalista. All'inizio i dipendentiaveva chiesto 50.000 euro di indennità extra per i dipendenti licenziati, poiportati a 30.000 dopo che la direzione aveva proposto di versare non più di16.000 euro a persona, cifra considerata insufficiente. Le altre due – I dipendenti della Nortel nelfrattempo hanno deciso una tregua togliendo le bombole di gas e incontrerannooggi il ministro dell'Industria, Christian Estrosi, per tentare un dialogo. I366 operai della New Fabris, che invece mantengono invece la minaccia, hannoorganizzato per stamani una manifestazione davanti alla sede di Renault, vicinoa Parigi, alla quale hanno chiesto il versamento di parte delle indennità.