Parigi, 24 apr. - (Adnkronos) - Francois Hollande illustra la sua strategia in vista del secondo turno delle presidenziali. Tre sono i suoi obiettivi, spiega in un'intervista a 'Libe'ration': "Intanto bisogna mobilitare gli elettori che non sono andati a votare", quindi "bisogna parlare a tutti i repubblicani sinceri che hanno a cuore l'interesse della Francia" e infine "c'e' l'elettorato di Le Pen, una parte del quale viene da sinistra e dovrebbe ritrovarsi dalla parte del progresso, dell'uguaglianza, del cambiamento, dello sforzo condiviso, della giustizia, perche' e' contro i privilegi, contro la mondializzazione finanziaria, contro un'Europa inadempiente. Sta a me convincerli che e' la sinistra che li difende", afferma. "E' mia responsabilita' rivolgermi subito a quegli elettori che non aderiscono per forza di cose alle idee del FN, in particolare l'ossessione dell'immigraione, ma che esprimono, prima di tutto, una rabbia sociale". Naturalmente, Hollande pensa di volersi rivolgere in primo luogo all'elettorato di sinistra. "L'errore che non commettero', e' quello di parlare agli altri dimenticando i nostri". Quanto ai voti confluiti sul candidato del Front de gauche, Jean-Luc Me'lenchon, Hollande li definisce un "voto di trasformazione, contestazione, collera, quasi di manifestazione in ogni senso". E Me'lenchon "ha saputo incarnare con talento questa aspirazione".




