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Coronavirus, la mano tesa di Macron all'Italia solo un bluff? Retroscena: al lavoro per un piano con la Merkel

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Francia e Germania stanno sviluppando una app per un eventuale programma di tracciamento. Ma il presidente francese Emmanuel Macron è anche preoccupato che l'anarchia europea nella fase 2 dell'emergenza coronavirus possa consentire alla Germania di ripartire a un ritmo molto più accelerato degli altri, grazie ai 1.200 miliardi di euro emessi da Berlino nella propria economia: tre volte quello di Parigi, che si ferma a 400 miliardi. Lo scrive Repubblica. Quindi Macron, dopo aver offerto una sponda all'Italia nella richiesta di un piano europeo, torna a cercare accordi con la potente Germania. Il paragone con la Germania per la Francia di Macron non è certo esaltante. La recessione francese è già stimata con un calo del Pil dell' 8% quest' anno e non potrà che peggiorare. A inizio anno Macron poteva vantarsi di avere una previsione di crescita persino superiore a quella della Germania. 

 

 

Per non contare che dopo la crisi la stima del debito francese è del 115% del Pil, mentre quello della Germania dovrebbe fermarsi intorno al 70%. È forte, insomma, il timore a Parigi che Berlino possa riemergere dalla crisi ancora più potente. Il governo francese ha così attuato un lockdown rigido, ma ha concesso molte deroghe alle imprese: un terzo della produzione non si è fermato e alcuni grandi gruppi, come Michelin o Airbus, hanno già riaperto le fabbriche. E per l' 11 maggio Macron ha spiegato che la priorità è "permettere al maggior numero possibile di persone di tornare al lavoro e di riavviare industria, commercio e servizi". Insomma il presidente sembra aver abbandonato l'idea di giocare di sponda con l'Italia e ha deciso di rincorrere la Germania sul piano economico. Con il rischio di farsi male, lui e la Francia.

 

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